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Brutti e buoni.
2006-01-03

      Altra "chicca" della pasticceria secca, questo dolce, chiamato anche, con nome macabro e meno poetico, "ossa da mordere", per il loro aspetto e colore. Dalle mie parti sono conosciuti come "oss ëd mort" che, se dobbiamo andarci giù duro in fatto di macabro...
      Ma non lasciamoci ingannare dalle apparenze: sono dolci davvero raffinati, confezionati con nocciole tostate, zucchero ed albume d'uovo e volendo aromi naturali. Sposano bene a mio parere con bucce d'arancio e vanillina.
       Sono, insieme agli amaretti ed ai " Petits fours", dolci prodotti senza la farina, adatti persino per i celiachi, a condizione che vengano cotti su teglie di carta pulite, ma con l'avvertenza per il consumatore che "nei locali, nelle macchine e le attrezzature potrebbero esserci tracce di farina di frumento".
      Ne produciamo anche una versione diversa, oserei dire inventata, se non fosse che è stata ispirata dalla ricetta calabrese delle "Pitte cu passule", aromatizzati allo stesso modo di queste ultime, con cannella.

      Brutti e buoni classici.

      Ingredienti:
      Zucchero, nocciole tostate, albume d'uovo, fruttosio, bucce d'arancia grattugiate, vanillina.

Brutti e buoni alla "calabrese".

      Ingredienti:
      Zucchero, albume d'uovo, nocciole tostate, mandorle dolci, noci, uva passa, fruttosio, cannella, chiodi di garofano.