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Come stanno rapidamente cambiando tutta la CULTURA e perché.
Sabato 9 luglio 2022
Avevo iniziato questo articolo in tutt'altro modo, forse per rivolgermi a persone specifiche
a me vicine, che ritenevo persone intelligenti ma che mi hanno profondamente deluso. Appartengono per lo
più a quella che definirei la generazione dei miei figli. Ma la classe a cui appartengono si sovrappone
anche a gruppi delle più svariate classi d'età. Mi riferisco al problema della cancel culture
ed è un fenomeno riassumibile grossolanamente nel concetto che «tutto quello che è più nuovo,
più recente, dalla scoperta scientifica ad una teoria, dall'arte alla religione, tutto quanto
insomma, è più giusto, più vero, più bello e più buono, è migliore di quanto più antico.
Questo non è uno dei problemi che affliggono l'umanità dei giorni nostri, questo è IL PROBLEMA
con cui la categoria degli esseri pensanti devono misurarsi. In una parola il problema culturale
in tutte le sue sfaccettature: produzione ed utilizzo. E non è un problema soltanto dei nostri
tempi: è la base stessa del controllo mentale, che non è una bufala da complottari,
ma frutto di studi della psicologia e della sociologia, sponsorizzate dai servizi e dai militari,
a loro volta nelle mani di chi detiene il vero potere nel mondo. Cercate voi chi potrebbe
essere. Psicologia e sociologia hanno affilato le armi dei controllori mentali, che già possedevano
da tempi remoti, per cui se il primo pensiero che vi viene è «a me non mi fregano», statevi accorti.
«BOMBA DANNEGGIA LE GEORGIA GUIDESTONE: LA STONEHENGE DEGLI ILLUMINATI
Marcello Pamio - 6 luglio 2022
Interessante quello che è accaduto in queste ore nella Contea di Elbert in Georgia. La notte è stata
squarciata da una esplosione. È scoppiato infatti un ordigno presso le Georgia Guidestones un enorme
monumento granitico che fornisce istruzioni su come ricostruire una società "migliore" dopo un eventuale
evento apocalittico, funzionando sia come bussola, calendario astronomico e orologio. Nessuno sa chi lo
fece costruire. Per questi misteri sono considerate la Stonehenge degli Illuminati.
Formato da 4 lastre (alte 6 metri per un peso di circa 107 tonnellate) equidistanti disposte verticalmente
a forma di X, ai cui vertici si appoggia una lastra rettangolare di copertura.
I lastroni sono stati incisi il 22 marzo 1980 (capodanno rosacrociano 3333) a Elberton, la città massonica
fondata da Samuel Elbert, Gran Maestro di 32° grado. In 4.000 caratteri le dieci Regole o Comandamenti
in otto lingue (inglese, spagnolo, ebraico, arabo, cinese, russo, swahili, hindi). Nel decalogo anche
la riduzione dell'umanità a 500 milioni di individui, oltre alla creazione di un sistema giudiziario
globale: una corte mondiale. Insomma roba da cospiratori.
L'esplosione ovviamente ha una valenza simbolica: sembra un messaggio diretto ai padroni del vapore.
Avete le ore contate?
https://www.fox5atlanta.com/news/georgia-guidestones-explosion-elberton»
Non credo alla tesi espressa sulla fine da Marcello Pamio che peraltro stimo moltissimo per il lavoro
che svolge nella diffusione della VERITÀ, per cui lo considero un "collega".
Credo
piuttosto che l'esplosione e la successiva distruzione faccia parte dell'operazione di cancellazione dei fatti
storici sullo stile di quanto descritto da George Orwell in 1984, dove la storia viena
riscritta giorno per giorno, non già sulla base di nuove documentazioni, ma in funzione dell'ideologia
del momento. Su quel monumento stava scritto che la popolazione mondiale dovrà scendere a 500 milioni
di esseri umani nel 2050. Una operazione di Cancel culture. Ora che non è più scritto lì,
questa idea della riduzione della popolazione mondiale non ha più nessuna prova, ossia è solo
frutto della mente malata dei complottisti.
A questo proposito si segua attentamente il video dell'antropologo Martino Nicoletti qui a destra, il quale
ci spiega dettagliatamente come la scienza ed in particolare quella medica, si è trasformata in una
religione dogmatica ed i meccanismi attraverso i quali ha trovato così vasta aderenza di fedeli devoti
al di fuori di dati reali, che sono poi quelli su cui si basava la scienza PRIMA che diventasse
una fede con i suoi rituali ed esorcismi.
Ritornando all'argomento centrale di questo articolo (e di questo sito), ossia LA CULTURA, chi
la produce e chi la subisce, si individuano nel presente alcune tendenze, mentre altre strategie sono
soltanto dei remake di film già visti. È anzitutto in atto la tendenza a togliere l'uomo,
creato da Dio a sua propria immagine e somiglianza dal centro della creazione. Togliendogli importanza,
dignità e divinità nel tempo, alla fine si è ucciso anche Dio e la religione, sopratutto quella Cattolica.
Le strategie con le quali si è attuato tutto ciò, le abbiamo ripetute all'infinito su queste pagine.
Il sistema copernicano, sostituendo il centro precedente del Creato, la terra e quindi l'uomo, con il
sole ha stravolto le certezze tolemaiche durate per tutti i secoli fino al cosiddetto Medioevo.
Un periodo volutamente oscurato ed annichilito, durante il quale in realtà prosperavano le arti
e l'uomo antico viveva prospero sotto l'egida protettrice del cattolicesimo.
L'evoluzionismo darwiniano ha definitivamente cancellato l'uomo come capolavoro della Creazione,
spostando l'attenzione
sulla casualità dell'esistenza umana, desacralizzando la Creazione Divina stessa, ha reso l'uomo l'uomo un errore di trascrizione genetica, un accidente. Ne
consegue che sarebbe un bene per l'ambiente, parola che viene a sostituire la parola «natura», eliminare
l'essere umano, in quanto parassita di quest'ultimo, che non esiste più per sostentare l'uomo stesso
ma fine a se stesso.
In questo quadro d'insieme, che l'uomo esista oppure no è del tutto irrilevante
e questi concetti ce li dobbiamo imprimere ben bene in mente perché il futuro progettato per
l'umanità è che non è più prevista, visto che l'uomo, l'individuo si deve trasformare in qualcos'altro, un essere
transumano, che non sarà più un individuo, ma come una pecora che funziona a livello di gregge, di
ape che vive con la "mente" dell'alveare. Il tizio di cui parlo nel
video del 5 luglio, mi ha
guardato con commiserazione mentre mi diceva «tu sei sempre stato un diverso». Lo considero un
grandissimo complimento essere diverso da quelli come lui, il non riuscire a fare parte del gregge, anche se
commetto peccato d'orgoglio.
Un altra tacca della transizione culturale è proprio
la lotta all'individualismo. A questo proposito è bene citare le parole del Mahatma Gandhi:
«L'individuo è supremo Non posso pretendere di parlare per Tolstoj, ma la lettura delle sue opere
non mi ha mai spinto a pensare che, ad onta della sua spietata analisi delle istituzioni organizzate
e basate sulla forza, cioè i governi, egli in qualche modo prevedesse o contemplasse che il mondo
intero sarebbe riuscito a vivere in uno stato di filosofica anarchia. Ciò che egli predicava, come del resto,
secondo me, hanno fatto molti maestri del mondo, è che ogni uomo debba obbedire alla voce della propria
coscienza ed essere padrone di se stesso, e cercare il Regno di Dio dentro di se'. Per costui non c'è
governo che possa controllarlo senza la sua approvazione. Un tale uomo è superiore a qualsiasi governo.
[...]Guardo all'aumento di potere dello stato con la più grande diffidenza, perché [...] arreca il più
grave danno all'uomo distruggendo l'individualità che sta alla radice di ogni progresso.
[...] Se la libertà individuale se ne va, allora sicuramente tutto è perduto perché, se l'individuo
cessa di contare, che cosa resta della società? Soltanto la libertà individuale può far sì che l'uomo
si ponga volontariamente al completo servizio della società. Se essa gli viene tolta, diventa un automa
e la società è rovinata. Nessuna società può venire mai in alcun modo costruita sulla negazione della
libertà individuale. Ciò è contrario alla natura stessa dell'uomo.»
M.K.Gandhi- La voce della Verità 1991 Newton Compton pp.268-270
Per spiegare come fanno a cambiarci la cultura sotto il naso devo pregarvi di leggere i documenti
tratti dalla rivista Fotografare che ho digitalizzato e potete scaricare qui. Dell'autore di questi editoriali, Cesco Ciapanna, ne ho parlato anche
qui, tanto che qualcuno ha pensato che avessi una sorta di infatuamento per
questo autore, che purtroppo è deceduto, o per lo meno che avessi una specie di ossessione maniacale.
Per farla molto molto breve, Ciapanna analizzando testi antichi, vecchi vocabolari, ha scoperto che
il gioco razionale che attuano i produttori culturali consiste nel cambiare leggermente ma anche
clamorosamente il significato delle parole. Ne ho fatto un esempio più sopra, quando ho accennato al
fatto che la natura adesso si chiama "ambiente", anche se ad alcuni il cambiamento sembra minimo,
esso è cruciale, come lo fu, per esempio, unificata l'Italia per volere dell'Inghilterra, si diede
alle genti d'ogni regione, per lingua il dialetto toscano e tutti noi ad osannare quanto sia bella
la lingua nostra e quanto grandi i primi letterati e poeti a concepirla in contrapposizione al latino
accademico ecclesiastico...posto che questi poeti e letterati siano esistiti veramente, perché il
gioco, che con un francesismo potremmo chiamare presa per il culo del volgo, continua da lungo tempo.
Se guardiamo alla storia della cultura -ma sì, inventiamoci
una nuova disciplina per dare man forte all'antropologia
culturale- nel corso dei tempi ci hanno fatto credere a TUTTO ED AL CONTRARIO DI TUTTO
e noi boccaloni non li abbiamo mai delusi, prova ne sia tutto quanto successo da fine 2019 ad oggi.
Ma c'è di peggio e di più. Gli esempi più eclatanti sono tantissimi. Cito alcune perle prese a caso
nei vari editoriali indicati sopra.
«[...] L'istituto Storico Italiano è stato fondato
nel 1882 per gestire tutta la letteratura antica. Prima non c'era perché non c'era la letteratura
antica, la quale è giunta tutta in blocco dall'estero nel 1868 alla Biblioteca degli Este, ed è stata
messa a disposizione del pubblico nel 1872.
Lo stock più grosso di queste opere finte antiche è acquistabile oggi in blocco per 5.600.000
[l'editoriale è di settembre 1989 - nota mia] di lire presso l'editore Forni.
E soprattutto prima della carta e dei vocabolari non poteva esistere la Bibbia, di cui una sola
copia, se fosse scritta su papiri, riempirebbe un camion.
Senza vocabolari niente libri per il pubblico. Questa è la pietra su cui si infrange tutta la miriade
di «ristampe anastatiche» di libri antichi che stanno invadendo le librerie i quali sono la radice
-falsa- su cui i bagratidi debbono fondare la nuova cultura.
Capite che il gioco è antico, l'antico è falso e niente può attestare una qualche verità? Per inciso,
il gioco di prestigio, descritto da Ciapanna, che mettono in atto i produttori di cultura si chiama
filologia ed ha dato gran lavoro a Giacomo Leopardi, ma ancora di recente a Umbero Eco.
La fine di Ippocrate
Quello che oggi conosciamo come «medicina» e che dobbiamo finanziare con una non indifferente parte del
nostro lavoro non ha nulla a che vedere con il miglioramento della salute.
Il meccanismo con cui hanno creato la medicina è uguale a quello con cui hanno creato e diffuso la religione:
hanno insegnato alla gente che la salute di una persona dipende dal lavoro di altre persone, hanno creato le
categorie, e poi hanno reso tutto obbligatorio, statuale. Ma la gente prima come faceva?
[...] La prima scelta è: Ippocrate o Natura. La finzione è che un esperto può fare ciò che la natura non può.
I medici che si sono laureati nella prima metà del secolo praticavano una "missione". Adesso
raccontano che i primi "esperti in salute" erano i seguaci di Galeno, ossia l'esperto curava caso
per caso con le erbe. Ma il medico "buono" in realtà era Celso, e difatti Para-Celso bruciava le
opere di Galeno durante le sue conferenze. Paracelso rappresenta il progresso: ha inventato il farmaco
in boccetta, oppio diluito in alcool [...]
Filologia. Quando alla gente viene presentato un testo insieme ad una illustrazione (qui sta la forza-stampa
degli illuminati) la gente pensa d'istinto che il testo è verace (infatti è stampato ed è provato dall'immagine)
anche se c'è evidente contraddizione.
La scoperta degli illuminati/illuminatori (dai miniaturisti fino a Walt Disney, dai manuali scientifici fino
alla TV) consiste proprio in questo «effetto didascalia», che è sfruttatissimo da Piero Angela il quale mostra
alla gente in televisione le meraviglie della natura che non possono non essere create da un'intelligenza
costruttiva, e contemporaneamente con la bocca dice che non c'è nessuna magia in nessun posto e che
Darwin nell'Ottocento e il premio Nobel J.Monod pochi anni fa, hanno spiegato tutto in termini di caso e che
il caso si spiega razionalmente. Gli illuminati (che preparano quei programmi) ridono sotto le barbe.
IL FURTO DELL'ITALIA
Il 1992 l'Italia perderà la sovranità, gli italiani l'hanno già persa da un
pezzo.
Mal comune mezzo gaudio si dice, perché non saremo soli, ma la questione annoia per due motivi:
è stata decisa d'autorità, senza che la gente fosse d'accordo, ed è basata
su grossolane falsificazioni dei Sacri Testi. E questi sono a loro volta basati su grossolane falsificazioni
1) della storia, 2) della biologia, 3) della fisica.
E ce ne sarebbe ancora tantissimo da portare all'attenzione dei distratti contemporanei, come per esempio
l'industria della costruzione oggigiorno delle armature medievali in ferro, con le quali si addobbano i castelli e
costituiscono una doppia presa per il culo del popolo che si crede acculturato: nessuno dotato di ragione
può credere che si possa combattere bardati a quel modo con spade che occorrono due persone per reggerle.
Solo un piccolo esempio di cose assurde alle quali crediamo che non hanno alcun fondamento nel reale,
ma che ci sono state presentate così tante volte, che per l'effetto didascalia discusso sopra, sono
diventate parte di noi, dei nostri atteggiamenti e pre-giudizi e lo sono diventate in modo del tutto inconscio.
Altre cose ci sono state presentate così tante volte da non poter essere più sradicate dalla
nostra mente. Penso
a tutte le sigle dei telegiornali che sono una variante del globo terrestre che ruota o ai logo delle
case produttrici cinematografiche. Eppure se ci riflettessimo un momentino, sapremmo che, in tante immagini
dalla mitica ISS, dove si vedono oggetti che fluttuano e capelli sparati della Cristoforetti, a causa
(ci dicono) dell'assenza di gravità, non ci
mostrano mai un oblò dove ci facciano vedere che la nostra terra sia effettivamente un globo,
dove l'acqua degli oceani si spalma su una sfera, fatto che contraddice tutte le nostre esperienze quotidiane
dell'acqua che si dispone sempre in livello piano.
Ma gli esempi delle cose assurde che richiedono
un vero e proprio atto di fede sarebbero infiniti, tanto che a volte mi sembra di impazzire
quando cerco di analizzare in me stesso le pochissime cose delle quali posso essere assolutamente
certo al 100%!
Tanto per fare un esempio banale, mi sono sempre domandato il motivo per il quale mangiamo determinate
cose e non ne mangiamo altre. È tutto frutto dell'educazione: i genitori ci spingono a nutrirci
come si nutrono loro. Poi con la scuola e con il tempo, scopriamo che altri popoli mangiano cose diverse:
i cinesi, ma anche i nativi americani, trovano prelibati i cani oppure i serpenti, mentre noi proviamo
un senso di ribrezzo solo all'idea. Spesso scopriamo che in altre regioni d'Italia si mangiano
cose diverse. Qui hanno ragione gli psicologi comportamentisti, ma non al 100%: ci sono sapori
come l'amaro, che ai bambini non piacciono, ma possono piacere da adulti. Ricordo ancora le violenze
subite da bambino per questa assurda imposizione, che crescendo si è evoluta da sola. I gusti della
gente cambiano nel tempo, così come cambiano le idee, sulle spinte culturali. Apparentemente
sembrerebbe una banalità una affermazione lapalissiana, ma non lo è: funziona proprio in
questo modo non solo per il cibo ma per tutti i nostri pensieri e convinzioni. Personalmente ad esempio
ho smesso da circa un anno di mangiare carne. L'ho fatto perché tante idee che circolano mi hanno
convinto che fosse una scelta giusta. Vedo ogni giorno le mucche al pascolo e fanno così tanta tenerezza
che trovo una idea del tutto folle allevarle per ucciderle per potersene cibare. Idem per polli e conigli;
nel caso del maiale si tratta per me invece di ribrezzo, anche se il risultato è lo stesso.
Le nostre contraddizioni derivano dal fatto che a tavola o dialoghiamo con altri o guardiamo la TV, ma mai
riflettiamo su cosa realmente stiamo mettendo in bocca, altrimenti proveremmo ribrezzo molto più
spesso di quanto crediamo. Al di là del ribrezzo ci sono altre reali obiezioni al nutrirsi di
carni: abbiamo un intestino troppo lungo rispetto ai carnivori; la carne potrebbe favorire lo sviluppo
di tumori in quanto tende a portare l'organismo in stato di acidosi cronica, cosa che fa anche il
lattosio del resto, e l'acidosi è il terreno idoneo per lo sviluppo di malttie;
molte persone hanno risolto gravi problemi di salute con una scelta vegetariana o vegana.
D'altro lato ci sono culture come quella dei nativi americani che si sono sviluppate attorno ai
bisonti e stavano benissimo, fina all'arrivo dei bianchi. Per piegarli i massoni trasferitisi nelle
Americhe hanno distrutto la loro fonte di cibo uccidendo senza ragione tutti i bisonti presenti sul territorio.
Tutti questi discorsi sul cibo per enfatizzare che moltissime delle cose di cui siamo convinti, non hanno
corrispondenze nella realtà, come nel caso di questi due ultimi anni! L'analogia cibo/pensieri non è
poi così campata in aria: i pensieri sono il "cibo" della mente, come le emozioni
sono il cibo dell'anima.
Per tornare al cibo ed a Ciapanna (qualcuno ha ragione a darmi del fissato), in Italia, fino al secolo
decimonono ci si nutriva di farro poi qualcuno ha voluto che ci nutrissimo di frumento. Sono cambiamenti
che hanno effetti disastrosi sulle popolazioni e sulle economie. Allo stesso modo era molto diffusa
la coltura della canapa, dalla quale si ricavavano un sacco di cose. Poi qualcuno che ha il potere
di creare la cultura che aveva interessi nel campo dei prodotti petroliferi ha deciso di rovinare
i produttori di canapa e siamo passati a fare tutto in plastica.
Quello che sto cercando di dire in questo articolo, in questo sito è che ci sono individui che ci dominano
con la cultura creata da loro. Adesso stanno spingendo per ridurre gli allevamenti animali, quindi il
vegetarianesimo è buono per i loro scopi. Domani, ce lo hanno già detto, spingeranno
per farci mangiare le locuste e le larve. Certe culture come i boshimani già lo facevano.
Non c'è nulla di male nella cosa in se'. Il male sta nel fatto che esiste qualcuno
che vuole dirigere il pensiero dei molti.
Spero che in questo articolo sia riuscito, con l'aiuto dei brani citati e tutti gli altri link
e con le idee mie, a dimostrare come la cultura che ci palleggiamo credendola nostra, sia totalmente
artefatta a cominciare
dai singoli vocaboli fin nelle credenze in noi più radicate. Siamo totalmente in balìa di questi
costruttori culturali. Se non sono riuscito in quello che mi accingevo
me ne dispiace. Forse è colpa del fatto che io sono sempre stato un diverso, molto attento alle singole
parole, al messaggio che passa nelle pubblicità, fino all'attenzione che credo di usare anche troppo,
di cercare di non manipolare la vita delle altre persone perché non ne ho il diritto, allo stesso
modo come non ne hanno il diritto coloro che indirizzano la cultura umana dove vogliono, «che ci
marciano per poi rimettercelo sempre là in basso». Per me, come
ha detto Gandhi più sopra con parole diverse l'individuo ed il suo potenziale decisionale sono sacri e
non ho diritto ad infrangere questa Sacralità.
Questo grido mio di allarme non resti inascoltato. Si può uscire da questo stato di cose, riappropriandoci
della nostra cultura. Non servono rivoluzioni violente: dobbiamo lavorare soltanto dentro di noi.
Vi abbraccio tutte e tutti.
Vi voglio bene.
Claudio.
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Scrivere è esternare il proprio pensiero agli altri, al di là del tempo e dello spazio che ci separano.
Il pensiero non è un prodotto finito, ma un processo in divenire, sempre incompiuto e perfettibile.
Scrivere è un contributo a migliorare questo nostro Mondo.
Pensare un mondo migliore è un atto d'amore verso gli altri.
Pensare in tanti un mondo migliore è già un 50% della sua realizzazione.
Giovanni
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