"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole che si sappia. Il resto è propaganda."
Horacio Verbitzky

Blog di Giovanni Chifelio

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La strategia delle piccole tribolazioni quotidiane.
Sabato 20 marzo 2021

     Conclusione da "Il parassita - Livio Cadè"
    [...]

     Quindi, non siamo molto lontani dal vero se vediamo in questa malaria una nuova manifestazione o variante di quell'antica tragedia che pesa sull'umanità fin dalla sua nascita. L'arcaico, primordiale Parasitus Satanas che causò la nostra caduta fin dall'origine ancora e sempre ci insidia. E se fossimo dotati di una vista spirituale vedremmo oggi il mondo ricoperto di anime morte, vittime della sua infezione, decomposte e trasformate in cibo per il suo stomaco insaziabile.

     Non bisogna però saltare a conclusioni affrettate e disperanti. Le ragioni ultime del Male restano un mistero inaccessibile alla ragione. Chi può dire che il flagello di questo parassita metafisico non imprima all'umanità una spinta evolutiva, che il suo transitorio trionfo non stimoli una rivolta di anime forti e risvegli in noi nuove energie spirituali? Dunque, come è inutile odiare il Plasmodium malariae o la zanzara che lo trasporta, così è vano odiare il Grande Umanicida o chi ha scelto di servirlo. Occorre invece custodire la propria anima e preservarla dall'infezione, sapendo che il male non può entrare in noi senza il nostro interiore consenso. Per il resto, non possiamo impedire il naufragio dell'attuale civiltà. Ma forse il mare ci restituirà qualche relitto di verità e di bellezza. Da lì potremo ripartire insieme, noi e il parassita.»[0]

     Nelle note troverete le riflessioni di quanto riportato sopra. Ma qui, voglio portare l'attenzione sulla grafica del breve brano di testo citato, che ho cercato di imitare, grazie alla conoscenza dei linguaggi (HTML, CSS. etc.). Lettere grigie su fondo grigio più chiaro.
     Bellissimo!
     È così nella maggior parte dei siti web (in alcuni casi anche peggio, al punto di risultare illeggibili a "normovedenti", nei casi in cui si arriva ad una sottilissima differenza tra grigio del testo e dello sfondo -ad esempio il sito di "iriparo"), siti web i quali ormai vengono progettati tutti con dei toolkit, programmi appositi per la creazione di siti web, che fanno tutto da se'. Chi vuole farsi un proprio sito web non deve preoccuparsi di altro che dei titoli, dei contenuti, delle immagini da inserire e dei links, i collegamenti ipertestuali, che vuole inserire. Per quanto riguarda grafica ed impaginazione ci si affida a modelli prestabiliti proposti: non si tratta che di sceglierne uno che piaccia.
     Stranamente però, qualunque sia il programma usato, di default salterà sempre fuori un'accoppiata "fondo-testo", con dei colori a basso contrasto visivo, come nell'esempio riportato sopra, quasi che, tutti quelli che sviluppano questi programmi, o che sviluppano siti, si fossero messi d'accordo a questo proposito.
     Da bravo "complottista", la cosa mi fa riflettere sui motivi che stanno alla base di una scelta che, di per se', non rappresenta il massimo della leggibilità. Se si trattasse solamente di caratteri piccolissimi, come negli stampati dei contratti delle assicurazioni o quelli dei gestori telefonici, con i PC sarebbe di facile risoluzione: con la combinazione dei tasti "Ctrl" e "+", automaticamente il browser ingrandisce il carattere, rendendolo maggiormente visibile. Ma per il contrasto, non c'è rimedio da parte dell'utente: quello è e te lo tieni. Comunque, anche nel caso dei contratti assicurativi e telefonici, nelle etichette degli ingredienti dei prodotti alimentari di grandi aziende, la cosa mi fa pensare, sento la puzza di imbroglio, ma, come detto in un altro articolo, proprio internet ci ha ormai abituati allo stato di fatto: come utenti non abbiamo alcun potere contrattuale.
     Avendo però lavorato tutta la vita come alimentarista, so per certo che gli ispettori di igiene, una volta mi hanno fatto notare che le etichette sulle scansie dei prodotti alimentari artigianali avrebbero dovuto essere abbastanza grandi da essere leggibili a tutti.
     È davvero un mondo strano se non tutti i produttori hanno gli stessi obblighi e le due parti del contratto non hanno gli stessi diritti!
     La cosa peggiore è che non tutti sono normovedenti, come i giovani programmatori e sviluppatori. Ci sono gli anziani, che hanno difficoltà nella lettura, ma ci sono altresì gli ipovedenti, i quali, se ricevessero le stesse attenzioni "politicamente corrette" che ricevono gli individui con devianze sessuali, potrebbero magari leggere questi scritti pure loro, se solo il "politicamente corretto" inducesse a produrre ovunque scritti tali da essere chiari a tutti.
     Ma non è così, poiché ormai da tempo, da molto tempo si trama per porci costantemente in tribolazioni di qualche tipo.
     Se si trattasse solo del fatto che esiste un disegno a priori, teso a farci soffrire, sarebbe pur sempre comprensibile, per la mia povera mente complottista: è abbastanza chiaro che il nemico, in guerra, usi ogni sotterfugio per sconfiggerci. Il lato peggiore è che tutti noi troviamo normale, persino bello, accattivante, un sito web con le caratteristiche esemplificate sopra, quasi artistico. Mentre un sito come il mio, progettato interamente in HTML e fogli di stile, senza l'ausilio di quei programmi che citavo (WordPress, Joomla, etc.), con particolare attenzione alla leggibilità ed alla chiarezza delle lettere, dei colori, dei contrasti, appaia ai più obsoleto, all'antica, superato, proprio perché non si conforma a quegli standard decisi laddove «Vuolsi così colà ove si puote ciò che si vuole», anche se possiede le caratteristiche di leggibilità per tutti quelli che hanno un minimo di vista. E questa diversità del mio sito mi è stata fatta notare, con gentilezza, da più di una persona: «Ma perché non usi...?»
     Anche in ambienti dove esiste un minimo di apertura mentale, il che è tutto dire. Sembra quasi che troviamo che qualcosa che è prodotto da un programma informatico, sia un'opera d'arte, mentre la stessa cosa, prodotta da un essere umano che conosce il codice, sceglie caratteri, colori, stili personali, è una "ciofeca", soltanto perché non allineato.
     Sembrerebbe che io stia analizzando qui un problema del tutto marginale. Ma sì, in fondo si tratta soltanto dei caratteri su uno schermo! Spero risulterà chiaro alla fine, il motivo per occuparmi di una piccola cosa, di fronte ai grandi problemi che ora ci attanagliano globalmente.
     Analogamente a questa banalità dei caratteri, nelle facoltà di architettura ed ingegneria si insegnano delle nozioni assurde, che fanno sì che edifici e ponti, costruiti con la punta avanzata delle tecnologie dl XXI° secolo, soccombano alle architetture dell'impero romano.[1] Sono fatti, non "Ostie di un vecchio" complottista.
     In questi giorni di freddo e maltempo, mi sono messo a fare in casa delle piccole riparazioni banali che progettavo da tempo, perché, all'aperto, rilevo quel freddo da microonde inverso di cui ho già parlato altrove, che si realizza quando, con le moderne tecnologie di cambiamento climatico, lanciano potenti impulsi nell'atmosfera. Questi impulsi si accompagnano sempre ad un clima grigio, senza sole o con sole velato e, se ci si trova all'aperto, anche in estate, si ha come l'impressione che il calore interno del nostro corpo venga succhiato via da questo insieme di grigiore e impulsi elettromagnetici. Mi stupisce che coloro i quali si occupano prevalentemente di controllo climatico, dal punto di vista "complottistico", non ne abbiano mai parlato. A meno che io non ne sia a conoscenza.
     Comunque, le riparazioni alle quali ho accennato, fanno riflettere sul fatto che si promuovono tecnologie inaffidabili, dal punto di vista dell'ingegnaria, quando siamo in possesso di tecnologie avanzate. Racconto i dettagli di questo fatto in nota, solo per chi è davvero interessato a capire, come anche le piccole tribolazioni quotidiane che ci tengono occupati, sono frutto di attiva progettazione, come tutto, in campo umano. Del resto, basterebbe riflettere, per capire questa ipotesi delle piccole tribolazioni quotidiane progettate, sulla questione delle tasse. Oggi che è tutto informatizzato, l'Agenzia delle Entrate potrebbe calcolarci le imposte e farcele pagare in un solo colpo, in un solo tributo. Invece no. Dobbiamo spendere altri soldi, per commercialisti, che calcolino le centinaia di tributi che ci assillano e ricordarci di pagarle in tutti i periodi dell'anno, compreso il mese durante il quale dovremmo rilassarci in vacanza. Chi non è interessato al discorso e ritiene che i progetti siano in realtà "profezie", che quanto vado raccontando sia frutto del caso, può saltare tranquillamente la nota e smettere di leggere questo articolo[2].
     Per quanto mi riguarda, nulla in campo umano succede per caso.
     Ci abituano con i loro progetti puntuali ed infinitesimali, a qualunque sacrificio, sofferenza, credenza e cambiamento. In poche parole, ci fanno "pensare" come vogliono. Nella maggior parte delle situazioni che si presentano nelle nostre vite, noi crediamo di avere una idea personale, originale su tutto quanto, mentre in realtà, ci stiamo rigirando in luoghi comuni appositamente seminati, attraverso i media, la pubblicità, le parole messe in bocca ai politici ai leader di turno, si chiamino Greta o sardine, tutto era stato preparato e messo lì in bella mostra per noi.
     Ho avuto la fortuna da giovane, di essere iniziato alla pesca con la lenza da mio padre quando ero molto piccolo. La pesca è un'ottima metafora di questo concetto di creazione di una realtà apparente ad uso e consumo del pesce, la nostra preda. Si tratta di mettersi nei panni del pesce che vede calare sul fondo un'esca che per lui sarà mortale, di renderla appetitosa, verosimile, nascondendo l'amo con l'esca. Di più, possiamo invogliare la preda pesce, lanciando nel fiume numerose esche senza amo che possono mangiarsi tranquillamente, senza conseguenze dannose. E poi, quando abbiamo la sua fiducia in quel tipo di esca, facciamo passare il nostro amo innescato proprio lì, dove il pesce ha mangiato tantissime esche senza conseguenze e...zac! Catturato.
     Proprio in questi giorni hanno impiantato un centro vaccini nel vecchio cinema davanti di casa mia. Fra i pochi anziani venuti con le loro gambe e la loro auto, la maggior parte di essi era accompagnata da figli che probabilmente hanno deciso per il vaccino al posto loro. Mi davano la stessa sensazione che provo quando vedo un autocarro carico di bestiame quando si approssima ad un macello cui passo spesso di fronte: una pena infinita, perché il risultato finale sarà probabilmente simile: morte!
     Tornando in campo umano, chi ci opprime e ci marcia, sa benissimo quali sono i nostri problemi, dato che li hanno creati loro. Così gli basta creare un movimento, un leader che faccia finta di volerli risolvere e noi lo seguiremo, essendo doppiamente intrappolati per il fatto che, seguendo una pista che non li risolverà, perché è contro l'interesse dei nostri oppressori sollevarci, saremo sotto controllo e in più saremo distratti e non riusciremo a capire cosa sta accadendo veramente di grave. I classici due piccioni con una fava.
     Come fanno a farci tutto questo?
     Intanto conoscono la natura umana e conoscono le nostre reazioni tardive in anticipo. Sanno che siamo degli emulatori, che non ci piace sentirci "diversi" dalla maggioranza. Invece sarebbe proprio la nostra unicità che potrebbe salvarci da questo appiattimento intellettivo. Eppure...già nelle piccole cose, troviamo che i caratteri di un sito fatto con Joomla è accattivante, rispetto ad uno creato manualmente. Tutti indossano la mascherina, anche all'aperto (e questa è una follia senza riscontro nella realtà: i nostri polmoni vogliono ossigeno!) e non indossandola ci sentiamo quasi in colpa, quando non interviene qualche "bullo di turno", qualche "giustiziere" dei paurosi, il quale, con le parole o con una pistola, ci impone, in nome del popolo pecorone, di indossarla anche noi, coprendo anche il naso! Dalli e dalli, hanno convinto la maggioranza delle persone che possono fare a meno dell'ossigeno! Alcuni sono talmente convinti da farla indossare ai loro bambini piccoli! Quando ci sono ormai due sentenze del TAR del Lazio, che affermano che la mascherina è un dispositivo sanitario, il cui uso obbligato è in contrasto con la Costituzione, considerando anche l'inefficacia e la dannosità conseguente ad un uso prolungato.
     Ecco fin dove si spinge la vostra natura pecorina: a fare ancora di più della norma illegittima!
     L'èlite progetta ogni minima cosa, mentre noi non facciamo che reagire in ritardo e spesso reagiamo ai problemi sbagliati. L'attuale "pandemia" è paradigmatica della situazione che voglio descrivere. Avendoci instillato ripetutamente la paura della morte, con i media main stream tutti nelle loro mani,
     1) ci hanno distratti dal fatto che ci stanno servendo una dittatura sanitaria che ci sta portando al NWO; e
     2) ci hanno predisposto ad accettare qualunque limitazione delle nostre libertà e diritti; e
     3) ci hanno fatto accettare un "vaccino" che non è la soluzione al problema iniziale (la pandemia), ma è la loro soluzione finale al problema demografico.
     Ma anche questo è avvenuto a piccoli passi. Prima hanno dovuto farci credere che l'istituzione che va sotto il nome di "sanità", che comprende un solo tipo di medicina, quella allopatica, totalmente sotto il controllo delle case farmaceutiche, fosse una istituzione filantropica alla quale sta a cuore il nostro benessere e la nostra salute, non già il loro profitto economico. Una volta caduti in questa trappola che, se ci si riflette bene è un paradosso semantico, dato che la salute dei consumatori di farmaci è la morte degli interessi delle case farmaceutiche come entità economiche, si sarà disposti ad accettare qualsiasi cosa venga da questa istituzione. Come ben dice il signor Bergoglio:

     «Se te lo presentano i medici, come una cosa che può andare bene e che non ha dei pericoli speciali, perché non prenderlo?»

     Per settant'anni ci hanno ripetuto che c'è stato un olocausto che non deve ripetersi mai più ed oggi, con il vaccino, hanno progettato una strage di esseri umani che non ha precedenti nella storia. E noi pesci, abituati a mangiare cibo-esca innoquo, non ci accorgiamo di nulla?
     Noi portiamo i nostri anziani a sacrificare sul loro altare? Oltretutto con l'ipocrita idea di volerli proteggere? Ma dove diavolo è finito il nostro buonsenso?
     È stato sepolto sotto una montagna di piccoli cambiamenti puntuali. Un carattere tipografico meno leggibile di quello in uso qualche anno fa. Un prodotto tecnologico che anni fa era progettato per durare nel tempo, che oggi viene progettato per avere una durata limitata.
     I piccoli cambiamenti puntuali, sono alla base del meccanismo noto come "finestra di Overton", mediante il quale l'èlite è in grado di farci accettare qualsiasi cambiamento, anche quello più inaccettabile: si tratta solo di procedere per gradi. Si pensi a crimini come l'aborto e la pedofilia, l'eutanasia, ormai diventati, entrando nelle nostre menti a piccoli passi, come fatti del tutto naturali, discutibili ma accettabili: l'aborto è diventato un diritto della donna e l'abuso di minori un fatto tollerabile come orientamento sessuale; l'eutanasia un diritto dei sofferenti. Voglio vedere quando il potere costituito deciderà CHE È GIUNTA L'ORA DELLA TUA EUTANASIA! (perché sei ormai anziano e non più produttivo, inutile), come la penseranno i radicali convinti che manifestano per farla diventare legittima in ogni paese.
     Si pensi che soltanto cinquantanni fa, tutte queste cose che hanno ormai attraversato l'Overton's Window erano assolutamente impensabili, mentre oggi persino la massima autorità della Chiesa Cattolica, di fatto, esortando alla vaccinazione con un vaccino contenente cellule fetali umani, avalla l'aborto, uno dei peccati più gravi per il cattolico, che prevede scomunica automatica[2-bis].
     Così, a piccoli passi, a fuoco lento, come ci ricorda il professor Lamendola, ci hanno portato ad accettare 10 vaccini, molti dei quali del tutto inutili, sui nostri figli in età neonatale.
     A piccoli passi allarmistici su una pandemia inesistente ci hanno convinti della sua esistenza e adesso, molti di noi sono convinti, volontari, per farsi somministrare un vaccino sperimentale per una pandemia che non c'è, incuranti delle conseguenze.
     Portare i nostri anziani ad affrontare un destino incerto, cui essi non si sarebbero risolti da soli, mi spinge ad una rabbia verso questi giovani irresponsabili che mi fa augurare loro stessa sorte.
     Chi era in grado di capire, ha capito che i caratteri illeggibili sono destinati aglia anziani per farli sentire inadeguati. Chi non capisce questa cosa elementare, sarà travolto dalla loro storia, proprio come gli anziani appena sacrificati con il vaccino a RNA messaggero.
     Personalmente rilevo in quanto qui denunciato, il classico modo di procedere della massoneria che ormai, come una piovra, ha posto sotto i suoi tentacoli ogni potere nel mondo. Sotto una apparente filantropia, ipocritamente si distrugge proprio ciò che negli intenti si dichiara di voler proteggere.
     In nome della protezione degli anziani, li si è isolati dai loro familiari, si sono chiusi i centri anziani dove si riunivano a passare le loro lunghe giornate e adesso sono stati messi in prima fila per vaccinarli con un vaccino sperimentale che distrugge o modifica il DNA. E molti di noi si fanno un vanto nello spingerli a questo salto nel buio che è questo vaccino.
     Non ho parole per definire che tipo di umanità siamo diventati.

    Note:
     [0] https://www.ereticamente.net/2021/03/il-parassita-livio-cade.html
    
L'autore, che stimo molto per la sua sottigliezza e ampia cultura, fa qui il parallelo fra il Plasmodium, che si insinua nella saliva della zanzara e ci infetta di malaria e il virus che sta cambiando in questo tempo le abitudini e la vita degli esseri umani, con un senso sottile di ironia. La sua conclusione ci dà la speranza nel cambiamento positivo, nell'ottica che il male lavora al servizio del Bene. Lucifero o Satana esistono perché Dio lo permette e ne ha previsto l'utilità.
     Questa metafora, o parabola, zanzara - virus trovo sia estremamente azzeccata, in quanto ho letto da qualche parte, che gli scienziati del male che ci stanno opprimendo con questa eggregora del virus killer, ne hanno pensata una degna del diavolo in persona:
     «Non volete vaccinarvi spontaneamente? Benissimo! Useremo le zanzare per vaccinarvi.
     Sembrerebbe fantascienza, ma credo sinceramente, vedendo l'andazzo, che questi pazzi criminali che affiancano l'angelo del male, siano capaci di questo ed altro ancora, da quello che ho visto nel mondo, in questa mia breve esistenza.
     Un'ultima cosa che mi viene in mente da questa metafora della zanzara, nella cui saliva è nascosto il Plasmodium della malaria. Dopo che una buona fetta di umanità sarà vaccinato con questo vaccino a RNA messaggero, un non vaccinato, dovrà preoccuparsi a baciare un partner vaccinato, temendo che nella saliva si possa trasmettere l'RNA messaggero?
     [1] Riporto qui per intero il punto #35, dell'articolo "apocapypsenow.php":
     «Nulla ha un carattere di permanenza. Le strade verranno ridenominate e modificate nel percorso. Aree che non vedete da qualche tempo diventeranno poco familiari. Fra l’altro, questo contribuirebbe a instillare negli anziani la sensazione che è giunto il momento di passare oltre, consapevoli di non riuscire nemmeno a stare al passo con i cambiamenti in aree un tempo familiari. Si consentirà che edifici restino vuoti e si deteriorino, prassi riservata anche alle strade di determinate località. Lo scopo di tale iniziativa sarebbe quello di creare per gli inadatti l’atmosfera depressa, da giungla. A tal riguardo Day menzionò il fatto che edifici e ponti saranno costruiti in modo tale da crollare dopo un certo periodo, si verificherebbero in maggior numero incidenti aerei e stradali. Tutto questo andrebbe a favorire la sensazione di insicurezza, nulla sarebbe sicuro. Non molto tempo dopo la conferenza, e forse ancor prima in uno o due casi nell’area in cui vivo, si verificò la rottura di un ponte di recente costruzione; si scoprì un difetto di un altro ponte recente prima che anch’esso crollasse. Ricordo altresì di aver letto di incidenti sparsi in tutto il paese, in cui centri commerciali crollavano proprio quando erano zeppi di acquirenti. Rammento inoltre uno dei centri commerciali della nostra area, il primo edificio in cui ero stato dove si poteva percepire questa vibrazione in tutto l’edificio quando era affollato di clienti, nonché di essermi chiesto se tale centro non fosse uno degli edifici di cui parlava Day. Consultati, architetti e addetti alle costruzioni replicavano, “Oh no, quando l’edificio vibra così è un buon segno, significa che è elastico e non rigido.” Mah, sarà! Staremo a vedere. Altre aree saranno soggette a efficiente manutenzione; non tutti i quartieri della città saranno degradati.»
     [2] Mi sono dedicato a piccoli lavoretti meccanici che avevo in mente da tempo: mettere un contenitore metallico allo schermo del PC, che tende ad aprirsi a causa della rottura della fragile cerniera e fare una manopola in legno per muovere il programmatore della lavatrice che ho fuori, perché la sua originale in plastica, cotta dal tempo e dal sole è diventata inservibile.
     Il primo progetto, attuato con una lamiera di inox ripiegata su se stessa, è stato attuato con successo ed ora posso chiudere lo schermo senza danni per il monitor, mentre prima ero costretto a tenerlo sempre aperto per cui non era possibile metterlo nella custodia per il viaggio. Successo pieno quindi, per questo primo progetto che avevo in mente da tempo, ma che mi frenava l'idea della piegatura stretta in uno spessore di soli 7 mm per contenere il monitor. Sono riusito ad attuarlo con un trucchetto che consiste nell'inserimento tra la prima parte, che è facile piegare poiché si tratta di una normale piegatura a 90° eseguibile sulla morsa da banco, di uno spessore leggermente inferiore a quello richiesto, di modo che le due facce parallele contengano lo schermo, impedendogli di aprirsi durante la chiusura o apertura del portatile. Non è da escludere che si debba fare anche sul lato destro in futuro, ma ora so come farlo.
     Il secondo progetto è realizzato soltanto a metà, in quanto un poco più complesso. Ho tornito un pezzo di frassino del diametro e spessore idoneo, dopo di che, ho tracciato con il compasso i tre livelli di diametro che corrispondono ad una serie di perni che devono far ruotare, almeno su due livelli il programmatore interno. Il livello più interno, giusto per complicare maggiormente le cose, risulta sfasato di circa 15° rispetto agli altri due livelli esterni. Spero di riuscire, al momento di piantare nel disco di legno tutti i perni che servono, a farlo con la precisione che gli permette di funzionare, con i miei modesti mezzi. Occorrerebbe il disegno con le quote originali ed una fresa a controllo numerico per fare tale lavoro di precisione.
     Questa manopola rappresenta appieno la superficialità con la quale oggi si affida la programmazione meccanica a soggetti che non hanno alcuna familiarità con la loro esecuzione materiale e con la resistenza dei materiali: come si fa a credere che perni in plastica del diametro di 2 mm possano durare a lungo, sottoposti a sforzi di taglio non indifferenti, per far ruotare il meccanismo anch'esso in plastica, del programmatore, il quale offre una resistenza non indifferente a tale trascinamento?
     Questo (e la fragile cerniera del mio laptop) rappresentano altresì l'esempio paradigmatico di come operano gli ingegneri elettrotecnici, che pur progettano soluzioni geniali nel loro settore di competenza, per poi realizzare strumenti meccanici, quasi sempre in materiale plastico, che non hanno la resistenza agli sforzi meccanici che devono fare.
     Ma, molto probabilmente, la breve durata degli oggetti di consumo, anche costosi, è messa sulla bilancia da un sistema che ci vuole continuamente "consumatori" e quindi non ha alcun interesse a produrre oggetti di lunga durata, bensì proprio l'interesse opposto. Anche la struppura del PC di cui ho dovuto occuparmi, come descritto più sopra, rappresenta un esempio di tale politica.
     [2-bis] Riporto un breve estratto dal sito di Stefano Montanari, a proposito dei feti abortiti presenti nei vaccini e quindi sulla etica del cattolico che se li vuole fare somministrare (ma il discorso è identico per musulmani ed ebrei). Naturalmente il discorso etico dovrebbe valere anche per le autorità religiose che avallano questo stato di fatto.
     «Sempre con tutta la modestia dell'ignorante quale sono, mi chiedo come mai la Chiesa Cattolica Romana, specie ma non solo ai suoi vertici, taccia e non gradisca che si faccia notare come l'aborto volontario sia l'oggetto del canone 1398 del Codice di Diritto Canonico ("Chi procura l'aborto ottenendo l'effetto incorre nella scomunica latae sententiae.") Solo per informazione a beneficio dei distratti, la scomunica latae sententiae è la pena più grave irrogata dalla Chiesa e scatta automaticamente per aver semplicemente commesso il fatto. A questo punto, a parere di un laico che ragiona, certo rozzamente, in base alla logica e non a ciò che alla logica è superiore, le autorità che tacciono o, peggio, ostacolano addirittura l'informazione, sono tutte automaticamente scomunicate. Come disse Giovanni Paolo II, se sbaglio mi corrigerete.»
     Per chi non si accontenta, rimando al video allegato al precedente articolo.

Articolo n.153: satana.php
Sito: chifelio
Tema: 2 - Complotto contro l'umanità
Data: 2021-03-20

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