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Domenica 1 maggio 2016
Non so quanti abbiano mai letto l'Apocalisse di Giovanni nel Nuovo Testamento. Qualcosa di
oscuro e tremendamente spaventoso per noi tutti: per i Cattolici, il giorno finale del Giudizio Divino, l'ultimo giorno, dove verremo
giudicati e divisi, secondo i nostri meriti. In ogni caso un evento terribile e ineluttabile.
Una profezia ad opera dell'evangelista?
E se invece si trattasse di un piano, un progetto a lunga scadenza, ad opera di personaggi che tramano nell'ombra
contro l'umanità?
Oppure ancora, potrebbero essere vere entrambe le ipotesi: Giovanni, profeta ispirato da Dio, ha visto, confermato
dalla sua abilità di 'profeta' quel
che ci aspetta nel futuro (il 'futuro' ai suoi tempi, ma potrebbe essere 'hic et nunc' per noi adesso),
per esserne venuto a conoscenza direttamente da qualcuno dei suoi contemporanei,
ed ha voluto avvertirci.
Infine, il piano, il complotto, potrebbe essere attivo da così lunga data, che Giovanni ha voluto
semplicemente metterci in guardia fin da allora.
Comunque sia, tutto quello che leggerete, che sia un caso oppure un segno, che il complotto contro noi
umanità impotente, esiste davvero, sta davvero succedendo: tutto quanto!
Ho fatto una grande fatica a compilare questo scritto. Mi ci sono messo varie volte, nel corso del tempo,
da quando l'ho veduto e letto la prima volta. C'è qualcosa di magia nera nella cospirazione di costoro, che li aiuta
a svolgere il compito che si sono proposti, mentre ostacola coloro che vi si oppongono. Mi si bloccava il PC,
si cancellavano delle frasi mentre cercavo di mettere ordine nel file, fra il testo e i 'tag' di 'html'. Mi ci sono voluti anni a
portare a termine questo articolo!
So che passerò per matto a scrivere quello che sto scrivendo, per paranoico, ma vi assicuro che
le cose stanno davero così! Del resto la Chiesa Cattolica ci ha nei secoli parlato del 'Maligno' ed è possibile
che costoro, quelli che cospirano contro di noi, per realizzare quel mondo infernale dove non esite per noi libertà di scelta ne'
giustizia, abbiano scelto di servirsi delle forze del male, ugualmente potenti o quasi, quanto quelle del Bene.
Come dice alla fine del nastro due l'autore di questa chiaccherata, non ci rimane che 'pregare Dio' e chiedere
a Lui aiuto e consiglio. Personalmente provo una grande angoscia a sapere tutto questo e mettendolo insieme al più volte citato
libro letto 'Massoneria e sette segrete: il lato occulto della storia', libro che concorda pienamente, con una grande
raccolta di documenti, con quanto preconizzato dal dottor Day.
Sarà giocoforza che io riporti le mie impressioni e le riflessioni di molti anni, in un
altro articolo,
poiché questo scritto che riporta la trascrizione dei nastri di cui sotto, è
molto lungo e non è il caso che io lo appesantisca ulteriormente con i miei commenti.
Ho già citato questo articolo in un
altro mio scritto.
La fonte originale sarebbe la prestigiosa rivista Nexus Italia, ma, come ho già
detto, loro spostano in continuazione l'articolo e ti impediscono di copiarlo con il browser, quindi ho deciso,
vista l'importanza dell'argomento, di salvarlo qui, sul mio sito, affinché non vada perso e ciascuno possa
stamparlo e leggerlo a suo agio, visto che è molto lungo.
I PIANI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE DENUNCIATI NEL 1969 DA UN INSIDER
Quella che segue è la trascrizione ricavata da due di tre nastri inerenti al
"Nuovo Sistema Mondiale"; i due nastri in questione vennero registrati nel 1988 e costituiscono i ricordi del Dr.
Lawrence Dunegan riguardanti una conferenza cui egli assistette il 20 marzo 1969 nel contesto di un convegno della Pittsburgh
Paediatric Society. Il conferenziere di suddetto raduno di pediatri (identificato nel terzo nastro registrato nel 1991) era
il Dr. Richard Day (deceduto nel 1989), il quale all’epoca era docente di Pediatria presso la Mount Sinai Medical School
di New York; in precedenza aveva rivestito l’incarico di direttore medico della Planned Parenthood Federation of America.
Il Dr. Dunegan era un ex studente del Dr. Day presso la University of Pittsburgh e, per quanto non a fondo,
conosceva abbastanza bene il suo docente, che egli descrive come un insider dell’"Ordine" e,
quantunque la sua memoria sia stata in un certo qual modo offuscata dal passare degli anni, il Dr. Dunegan è in
grado di fornire sufficienti dettagli della conferenza, tali da consentire a qualsiasi individuo avveduto di discernere i
veri obiettivi a monte delle tendenze dei nostri tempi. La trascrizione concerne un monologo reso in modo libero e
colloquiale che rende meglio all’ascolto piuttosto che alla lettura.
Nuovo Sistema Mondiale
RIPETIZIONE DEI DUE PARAGRAFI PRECEDENTI
Le trascrizioni dei nastri 1 e 2 sono state leggermente ritoccate/rivedute onde eliminare alcuni manierismi
verbali e migliorare la leggibilità. La trascrizione originale non ritoccata/riveduta è reperibile tramite
il seguente link: HYPERLINK "http://100777.com/node/19"
<http://100777.com/node/19>
HYPERLINK "http://100777.com/node/19"
http://100777.com/node/19.
Il nastro 3 è un’intervista con il Dr. Larry Dunegan condotta da Randy Engel,
direttore della U.S. Coalition for Life, registrata in data 10 ottobre 1991 a Pittsburgh, Pennsylvania; è
possibile ordinare il set dei tre nastri presso il Florida Pro-family forum, P.O. Box 1059, Highland City, FL 33846-1059
(al costo di 20$).
Molto è stato scritto e detto da alcuni individui i quali hanno osservato tutti i cambiamenti
avvenuti nella società statunitense nel corso dell’ultimo ventennio nonché, retrospettivamente,
la precedente storia degli Stati Uniti e, naturalmente, del mondo, quindi sono giunti alla conclusione che esiste
una cosiddetta cospirazione che influenza, invero controlla, i principali eventi storici non solo negli Stati Uniti
ma anche nel resto del mondo.
Tale interpretazione complottista della storia si basa su osservazioni effettuate dall’esterno
da alcuni soggetti i quali hanno raccolto prove e tratto la conclusione che, per l’appunto dall’esterno,
intravedono una cospirazione; le loro prove e conclusioni si fondano su riscontri desunti in retrospettiva.
Intendo ora descrivere quanto mi è capitato di ascoltare da un oratore nel 1969, vale dire quasi un ventennio fa.
L’oratore in questione non parlava in termini di retrospettiva ma, piuttosto, prediceva cambiamenti che sarebbero
stati determinati in futuro; costui non osservava dall’esterno verso l’interno, convinto di individuare una
cospirazione, ma, invece, si trovava egli stesso all’interno, ammettendo che invero esistevano un potere, una forza,
un gruppo di uomini che esercitavano un’influenza sufficiente a determinare eventi di primaria importanza implicanti
nazioni di varie parti del mondo. Inoltre prediceva, o per meglio dire esponeva, cambiamenti pianificati per
la parte restante di questo secolo. Se ascoltando riuscite a rammentare, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti,
la situazione nel 1969 e negli anni immediatamente successivi e quindi ricordare i cambiamenti avvenuti da allora ai
giorni nostri, a distanza di quasi vent’anni, sono convinto che rimarrete colpiti dal grado in cui le circostanze
che secondo quanto pianificato si sarebbero dovute presentare siano già state realizzate.
La realizzazione di alcuni degli eventi esaminati non era prevista entro il 1988 [nota: l’anno di questa
registrazione], bensì entro la fine del secolo. Esiste una tabella di marcia e durante quella sessione
accadde che ne venissero enunciati alcuni elementi. Chiunque rammenti i primi tempi della campagna di Kennedy
ricorderà che egli parlava del progresso nel decennio degli anni Sessanta: all’epoca era una sorta
di cliché - "il decennio dei Sessanta".
Bene, nel 1969 il nostro oratore parlava degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
Prima di quel periodo non ricordo nessuno che parlasse del "decennio degli anni Quaranta o Cinquanta,
quindi ritengo che il piano e la tabella di marcia complessivi avessero assunto una forma rilevante verso
la fine degli anni Cinquanta. Si tratta di una mia ipotesi. In ogni caso, l’oratore disse che il suo
scopo era erudirci sui cambiamenti che sarebbero stati apportati nel successivo trentennio, cosicché
prima del volgere del secolo sarebbe stato operativo un nuovo sistema su scala mondiale.
Come riferito da costui, "Progettiamo di addentrarci nel ventunesimo secolo con una partenza lanciata."
Mentre ascoltavamo quel che era in procinto di presentare, l’oratore disse
"Alcuni fra voi penseranno che io stia parlando del Comunismo; bene, quello a cui mi riferisco è
assai più importante del Comunismo!" All’epoca egli fece notare che fra Est e Ovest esiste molta più
collaborazione di quanto comunemente compreso. Nelle note introduttive commentò che in quel momento era
libero di parlare e che solo alcuni anni addietro non gli sarebbe stato concesso di esprimere quanto stava per esporre.
In quel periodo era libero di parlare poiché a quel punto, citando le sue parole, "ora tutto è
in ordine e nessuno può fermarci". Proseguì affermando che i più non comprendono il modo di
operare dei governi e persino individui che ricoprono alte cariche nei governi, compreso il nostro,
non capiscono davvero come e dove si prendono le decisioni. Disse che coloro che esercitano realmente
un’influenza sulle decisioni rispondono in gran parte a nomi familiari alla maggior parte di noi,
ma che non avrebbe usato nominativi di individui o nomi di qualsivoglia organizzazione specifica.
Se, tuttavia, lo avesse fatto, in massima parte i nominativi in questione sarebbero risultati noti all’uditorio
nel suo complesso. Continuò dicendo che principalmente non si trattava di soggetti che ricoprivano cariche pubbliche,
bensì di individui importanti noti per le loro occupazioni o incarichi privati.
L’oratore era il Dr. Richard Day, medico nonché docente presso una grande università
della zona orientale del paese, e si rivolgeva a un gruppo di circa un’ottantina di medici.
Probabilmente il suo nome non dirà nulla a chiunque ascolti questo nastro, la cui registrazione ha come
unico scopo l’eventualità di fornire a coloro che lo ascoltano una prospettiva in merito ai cambiamenti
già apportati nell’ultimo ventennio nonché un’anticipazione di quanto alcuni di
costoro stanno pianificando per la parte restante di questo secolo, in modo da entrare nel ventunesimo secolo
confortati da una partenza lanciata. Alcuni di voi potrebbero non entrare in quel secolo.
Il suo scopo nell’informare il nostro gruppo in merito ai cambiamenti in procinto di realizzazione era
rendere a noi più agevole adattarci a essi. Invero, come sottolineò con precisione, "si sarebbe
trattato di cambiamenti assai sorprendenti e, in alcuni casi, difficili da accettare per la popolazione"
e confidava che, in veste di suoi ‘amici’, noi avremmo reso l’adattamento più agevole se avessimo
in qualche modo saputo in anticipo cosa aspettarci.
Nelle note introduttive insistette sul fatto che nessuno dovesse disporre di un registratore
né prendesse appunti; una tale pretesa rivolta da un professore al suo uditorio era cosa assai inconsueta.
Qualcosa, nelle sue note, suggeriva che se si fosse venuto a sapere che aveva, per così dire, vuotato il sacco,
egli avrebbe potuto subire ripercussioni negative. Quando inizialmente sentii tale affermazione pensai che forse si
trattava di una specie di autocelebrazione, di un individuo che esaltava la propria importanza.
Tuttavia, con il susseguirsi delle rivelazioni, cominciai a comprendere il motivo di sue eventuali premure
in merito a evitare un’ampia diffusione di quanto veniva esposto, nonostante la natura pubblica della
tribuna nel cui contesto parlava. Nondimeno, chiese che non venissero presi appunti né impiegati registratori,
a indicare che se tali rivelazioni avessero avuto ampia eco pubblica egli avrebbe potuto correre qualche rischio personale.
Ancora una volta, mentre le note si susseguivano e udivo le scandalose questioni esposte, mi risolsi a cercare di
ricordare quanto più possibile di quello che Day diceva e di collegare i miei ricordi a semplici eventi
circostanti nel caso decidessi di fare quanto sto facendo ora – registrare questo nastro. Intendevo altresì
provare a mantenere una prospettiva su quello che si sarebbe sviluppato, se invero avrebbe seguito lo schema
prefigurato – come è accaduto! A questo punto, onde evitare di scordare di inserirle in seguito,
includerò alcune dichiarazioni rese di volta in volta nel corso della presentazione.
Una di queste aveva a che vedere con il cambiamento. Tale dichiarazione recitava "La popolazione dovrà
abituarsi all’idea di cambiamento, dovrà essere talmente avvezza al cambiamento da aspettarselo.
Nulla avrà un carattere permanente." Questo si è spesso manifestato nel contesto di una
società in cui gli individui sembravano non avere radici od ormeggi, ma risultavano passivamente disposti
ad accettare il cambiamento per il semplice fatto che era tutto quello che avessero mai conosciuto, in contrasto
con generazioni di persone, sino al periodo attuale, nel cui ambito ci si aspettava che determinate cose accadessero e
si mantenessero stabili come punto di riferimento della propria esistenza. Quindi il cambiamento era in procinto di essere
determinato, doveva essere anticipato e atteso, accettato, senza porre domande. Un altro commento che fece capolino nel
corso della presentazione fu "Le persone sono troppo fiduciose, non pongono le giuste domande."
A volte essere troppo fiduciosi veniva equiparato a essere troppo ottusi.
Talora, tuttavia, quando Day affermava che "Le persone non pongono le giuste domande" lo
faceva quasi con un tono di rammarico, come se si trovasse a disagio nel contesto di cui faceva parte, e
desiderasse che la gente lo mettesse in discussione e magari non fosse così fiduciosa.
Un altro commento ripetuto di tanto in tanto, in particolare in relazione alla modifica di leggi e usanze,
recitava "Ogni cosa ha un duplice scopo. Il primo è lo scopo apparente che la renderà accettabile
alla popolazione e il secondo è lo scopo reale che promuoverà gli obiettivi utili alla costituzione del nuovo sistema.
Spesso rimarcava "Non vi è proprio altro modo, non vi è proprio altro modo!"
Tale affermazione pareva giungere coma una sorta di apologia, specialmente al termine di descrizioni relative ad alcuni
cambiamenti particolarmente sgradevoli. Ad esempio, la promozione della dipendenza dalle droghe, che affronteremo più avanti.
Il Dr. Day era assai attivo nei gruppi per il controllo demografico, ovvero il movimento per il controllo
demografico, argomento che costituiva il vero momento di accesso a questioni specifiche a seguito dell’esposizione
introduttiva. Affermò che la popolazione aumentava troppo rapidamente. Il numero di individui che abitano in
contemporanea il pianeta va limitato, oppure esauriremo lo spazio vitale. Eccederemo la disponibilità delle risorse
alimentari e inquineremo il mondo con i nostri rifiuti.
Alla gente non verrà concesso di avere figli solo perché lo desidera o perché è
imprudente. Per lo più alle famiglie verrà imposto il numero massimo di due figli; alcuni ne potranno avere
soltanto uno, quantunque si contempli l’eventualità di selezionare individui eccezionali e concedere loro tre figli.
Tuttavia ai più verrà concesso di avere solo due figli, in quanto il tasso di crescita di popolazione zero
corrisponde a 2.1 bambini a famiglia completa; di conseguenza, circa una famiglia ogni dieci potrebbe beneficiare del privilegio
di un terzo figlio. Sino a quel punto per me la locuzione ‘controllo demografico’ connotava essenzialmente la
limitazione del numero di nuovi nati, tuttavia il riferimento a quali persone avrebbero avuto la ‘concessione’ e
quanto seguì chiariva che quando si intende ‘controllo demografico’ questo comporta ben altro che il
semplice controllo delle nascite; significa il controllo di ogni impresa della popolazione del mondo intero; un significato
assai più ampio di quanto mi fosse mai capitato di annettere alla locuzione prima di ascoltare le parole del Dr. Day.
Ascoltando e riflettendo su alcune delle questioni che udite, inizierete a ravvisare in che modo un aspetto combacia con
altri aspetti in termini di controllo delle imprese umane.
Naturalmente, la fase successiva al controllo demografico era il sesso.
Il Dr. Day disse che il sesso va separato dalla riproduzione. Il sesso è troppo piacevole, e gli stimoli troppo intensi,
per aspettarsi che la gente vi rinunci. Sostanze chimiche negli alimenti e nell’acqua potabile finalizzate a ridurre lo
stimolo sessuale non costituiscono una soluzione pratica. Quindi la strategia non comporterà la diminuzione
dell’attività sessuale bensì il suo incremento, ma in modo tale che la gente non abbia bambini.
In questo ambito la prima premura riguardava la contraccezione, che verrebbe fortemente incoraggiata
e nelle menti delle persone risulterebbe strettamente connessa al sesso; pensando o apprestandosi al sesso le persone
penserebbero automaticamente alla contraccezione, la quale verrebbe resa disponibile a livello globale. I contraccettivi
verranno esposti in modo assai più evidente negli empori, assieme a sigarette e gomme da masticare, in bella vista
piuttosto che nascosti sotto la cassa, dove gli acquirenti dovrebbero richiederli e magari provare imbarazzo.
Questo genere di evidenza era un modo per suggerire che i contraccettivi fanno parte della quotidianità
come qualsiasi altro articolo venduto nell’emporio; verranno pubblicizzati e distribuiti nelle scuole unitamente a
educazione sessuale!
L’educazione sessuale è finalizzata a suscitare nei ragazzini l’interesse,
operando la connessione fra sesso e necessità della contraccezione in una fase precoce delle loro vite, ancor prima
che diventino veramente attivi sotto il profilo sessuale. A questo punto mi vennero in mente alcuni miei insegnanti,
in particolare della scuola superiore, e ritenni del tutto incredibile pensare che costoro fossero d’accordo, e men
che meno vi prendessero parte, con un’iniziativa volta alla distribuzione di contraccettivi agli studenti, tuttavia
tale riflessione rispecchiava solo la mia mancata comprensione del modo in cui questa gente opera.
Questo accadeva prima che fossero avviati programmi di corsi nelle scuole. Ormai numerose città degli
Stati Uniti hanno già predisposto corsi nelle scuole, che vertono principalmente su contraccezione, controllo
delle nascite e controllo demografico. L’idea quindi è che la connessione fra sesso e contraccezione introdotta
e rafforzata a scuola si estenda al matrimonio. Ovviamente, se, una volta maturi, i giovani decidessero di sposarsi, il
matrimonio stesso perderebbe importanza. Il Dr. Day in qualche modo ammise che probabilmente nel complesso le persone
avrebbero desiderato sposarsi, ma certamente questo non sarebbe stato più considerato necessario per svolgere
un’attività sessuale.
Non sorprende che l’argomento successivo fosse l’aborto. E, tornando al 1969, quattro anni
prima di Roe vs. Wade, egli disse, "l’aborto non sarà più reato."
L’aborto verrà accettato come prassi normale e coloro che non se lo potranno permettere beneficeranno di
contributi statali. I contraccettivi verranno resi disponibili grazie a denaro derivato dalle tasse, affinché
nessuno debba rinunciarvi. Se i programmi di educazione sessuale a scuola dovessero determinare un maggior numero di
gravidanze nei minori, nessun problema; i genitori che si ritengono contrari all’aborto per motivazioni etiche o
religiose cambieranno idea quando a restare incinte saranno le proprie giovani figlie, quindi quest’aspetto
contribuirà a vincere l’opposizione all’aborto. Fra non molto solo alcuni irriducibili rifiuteranno
di considerare accettabile l’aborto e costoro non avranno più alcun peso.
Stando a quanto dichiarato, "Le persone
avranno il permesso di essere omosessuali". Non dovranno nascondersi. Inoltre, gli anziani verranno incoraggiati a
mantenere una vita sessuale attiva sino a tarda età, al limite delle loro possibilità.
Chiunque potrà far sesso, comunque gli vada a genio. Tutto è lecito. Questo era il tenore della discussione.
Inoltre, ricordo di aver pensato "Quanto è tracotante questo individuo, o chiunque egli rappresenti, per
concepire di poter concedere o negare alle persone l’autorizzazione a fare determinate cose!" Nondimeno la
terminologia impiegata era quella descritta. A tale riguardo si parlò del vestiario, le cui fogge sarebbero state
rese più eccitanti e provocanti. Il 1969 era l’epoca delle minigonne, assai corte e ‘rivelatrici’.
Il Dr. Day disse, "Non è solo la quantità di pelle esposta a rendere un vestito sessualmente seducente,
ma spesso risultano stimolanti aspetti più raffinati." Movenze, taglio dell’abito, tipo di tessuto,
posizione di accessori di abbigliamento. "Se una donna ha un corpo attraente, per quale motivo non dovrebbe
esibirlo?" Non si entrò nel dettaglio riguardo a cosa si intendesse con ‘abbigliamento
provocante’, ma se si considera il cambiamento delle fogge del vestiario da allora in poi, si nota che i blue jeans
sono confezionati in modo da risultare più attillati al cavallo; formano grinze, le quali sono indicatori essenziali,
che indirizzano lo sguardo di un soggetto verso determinate aree anatomiche. Quella era all’incirca l’epoca
del ‘brucia il reggiseno’. Day suggerì che molte donne non dovrebbero rinunciare al reggiseno, di cui
hanno bisogno per risultare attraenti, quindi invece di bandirli e bruciarli, i reggipetti sarebbero tornati in auge.
Non lo si menzionò specificamente, ma di sicuro, rispetto ai più spessi modelli in voga sino a quel periodo,
un reggiseno di tessuto assai fine rivela in maggior misura il capezzolo e il resto.
In precedenza il Dr. Day aveva affermato che sesso e riproduzione sarebbero stati distinti.
Sarebbe stato possibile sesso senza riproduzione e quindi la tecnologia corrispondeva a riproduzione senza attività
sessuale, realizzata in laboratorio. Indicò che erano già in corso numerose ricerche relative al concepimento
in laboratorio; l’argomento venne approfondito, tuttavia non ne ricordo i dettagli. Quanta di quella tecnologia ha da
quell’epoca riscosso la mia attenzione; non riesco a ricordare in modo da distinguere quanto venne detto in
quell’occasione da quanto ho appresso successivamente in forma di informazioni mediche generali.
Le famiglie sarebbero state ridotte di dimensioni. Abbiamo già accennato all’autorizzazione
ad avere un massimo di due figli. Il divorzio sarebbe stato reso più agevole e diffuso. Per la maggior parte coloro
che si sposeranno lo faranno più di una volta. Un maggior numero di individui non si sposerà, e costoro
risiederanno in albergo e vivranno persino assieme; sarà una prassi comune - nessuno si porrà nemmeno domande
in merito. Sarà comunemente accettato in quanto per nulla diverso da coppie sposate conviventi.
Più donne lavoreranno fuori casa, più uomini verranno trasferiti in altre città, cambieranno lavoro e
viaggeranno. Di conseguenza, per le famiglie mantenersi unite risulterà più arduo, il che tendenzialmente
renderà il matrimonio meno stabile e, quindi, renderà gli individui meno propensi ad avere figli.
Le famiglie estese saranno più ridotte e distanti. I viaggi saranno più agevoli e meno costosi, per un periodo,
in modo che gli individui che dovessero viaggiare percepiscano di poter tornare presso le rispettive famiglie e non di essere
stati allontanati recisamente da esse. Tuttavia, uno degli effetti finali di leggi più permissive sul divorzio
combinate con la promozione degli spostamenti, nonché il trasferimento delle famiglie da una città all’altra,
era quello di creare instabilità nelle famiglie. Se ambedue i coniugi lavorano e uno di essi viene trasferito,
l’altro potrebbe non ottenere un altrettanto agevole trasferimento; ben presto, o uno/a rinuncia al lavoro e
rimane nel luogo originario mentre l’altro/a se ne va, oppure abbandona l’impiego rischiando di non trovarne
un altro nella nuova località. Un approccio decisamente diabolico!
Chiunque ha diritto a vivere solo fino a un certo punto. Gli anziani non sono più utili,
diventano un onere. Bisognerebbe essere pronti ad accettare la morte. I più lo sono. Si potrebbe stabilire un limite
di età arbitrario. In fin dei conti, nella vita si ha diritto a tante cene a base di carne, a tanti orgasmi e a
tanti piaceri. Dopo che se ne sono avuti abbastanza e non si è più produttivi, operosi e fiscalmente attivi,
allora bisognerebbe essere pronti a farsi da parte a favore delle nuove generazioni. Il Dr. Day menzionò svariate
questioni che avrebbero contribuito a far comprendere alla gente di aver vissuto abbastanza; non le ricordo tutte, ma ne
propongo alcune, l’impiego di inchiostro molto chiaro su moduli che i cittadini sono tenuti a compilare; gli anziani
non riuscirebbero a leggere facilmente l’inchiostro sbiadito e dovrebbero chiedere aiuto a individui più giovani.
Piani del traffico automobilistico, vi sarebbero più corsie destinate ad alte velocità, in cui gli anziani,
con i loro riflessi rallentati, incontrerebbero difficoltà a circolare e quindi perderebbero in parte la propria
indipendenza.
Un argomento discusso a fondo fu il costo dell’assistenza medica, gravosamente elevato.
L’assistenza medica sarebbe strettamente connessa al lavoro di un individuo ma anche resa talmente costosa da risultare
inaccessibile a individui oltre una certa soglia temporale; a meno di non disporre di una famiglia facoltosa a sostegno,
costoro dovrebbero rinunciare all’assistenza. L’idea era che se tutti sostenessero "Basta!
Che fardello per i giovani cercare di mantenere gli anziani", allora i giovani diventerebbero disponibili ad accompagnare
mamma e papà lungo il percorso, posto che ciò venga eseguito con umanità e dignità.
Si fece un esempio - si potrebbe celebrare una premurosa festa di addio, un vero rito. Mamma e papà avevano svolto
un ottimo lavoro. Poi, al termine della festa, assumono la ‘pillola della dipartita’.
L’argomento seguente è la medicina, in prospettiva suscettibile di profondi cambiamenti;
nel complesso, sarebbe sottoposta a controlli assai più stringenti. Nel 1969 si osservò che "il Congresso
non concorderà sull’assicurazione sanitaria nazionale, questo appare del tutto evidente.
Tuttavia non è necessario, disponiamo di altri metodi per tener sotto controllo l’assistenza sanitaria."
Tali misure verrebbero introdotte più gradualmente, ma tutta l’erogazione dell’assistenza sanitaria
sarebbe sottoposta a stretto controllo. L’assistenza sarebbe strettamente connessa al lavoro; se non lavorate o non
siete in grado di farlo, non vi avrete accesso. I giorni degli ospedali che erogano cure gratuite diminuiranno gradualmente,
sino a divenire virtualmente inesistenti. I costi saranno aumentati al punto da costringere le persone a non poterseli
permettere senza un’assicurazione. La gente paga, voi ne avete diritto. Solo in seguito iniziai a comprendere la misura
in cui non la paghereste; la vostra assistenza medica sarebbe pagata da altri. Di conseguenza, accetterete in ginocchio
quanto vi è stato offerto come un privilegio. Il vostro ruolo di responsabilità per la vostra assistenza
risulterà diminuito. Come digressione, non si tratta di qualcosa elaborato all’epoca, quando non me ne resi conto.
Funziona così: ognuno si è reso dipendente dall’assicurazione e se non ce l’avete allora pagate
direttamente; il costo dell’assistenza sanitaria è enorme. Ad ogni modo, la società di assicurazioni
che paga le vostre cure non corrisponde il medesimo ammontare. Se, poniamo, vi addebitano 600 dollari per l’uso di
una sala operatoria, la società assicurativa non corrisponde l’intera cifra, ma solo 300 o 400 dollari.
Tale differenziale nell’addebito ottiene l’effetto desiderato: consente alla società assicurativa
di pagare quello che non vi sareste mai potuti permettere e di beneficiare di uno sconto a voi precluso.
Quando osservate la fattura siete grati che la società assicurativa abbia potuto pagare e in tal modo siete
dipendenti, virtualmente tenuti ad avere l’assicurazione. L’intera fattura è fraudolenta.
L’accesso agli ospedali sarà rigidamente controllato e per accedere all’edificio sarà
richiesta un’identificazione. Si istituiranno e intensificheranno gradualmente misure di sicurezza all’interno
e all’esterno degli ospedali affinché nessun individuo non identificato possa accedere o spostarsi
all’interno della struttura. Si ‘consentiranno’ ed enfatizzeranno furti di attrezzature ospedaliere,
quali macchine per scrivere, microscopi e così via; i rapporti relativi verranno ingigantiti come pretesto necessario
a determinare la necessità di una rigida sicurezza, fino a quando gli utenti non vi faranno l’abitudine.
Chiunque transiti in ospedale sarà tenuto a esibire un tesserino di identificazione, munito di fotografia e indicante
la funzione del portatore, ovvero dipendente, tecnico di laboratorio, visitatore o quant’altro.
Questa procedura verrà attuata gradualmente, rendendo tutti avvezzi all’idea di identificarsi - sino a quando
la prassi non venga accettata. Tale esigenza di identificazione per spostarsi inizierà in ambiti ristretti: ospedali,
alcune aziende, ma si estenderà gradualmente sino a contemplare chiunque, ovunque! Si osservò che è
possibile utilizzare gli ospedali per confinare soggetti e per la cura di criminali, il che non significava necessariamente
cure mediche. All’epoca non conoscevo la locuzione "psico-prigione, presente in Unione Sovietica, tuttavia,
senza tentare di ricordare i particolari, essenzialmente Day descriveva l’utilizzo degli ospedali sia per la cura dei
malati sia per l’internamento di criminali per motivi diversi dal benessere medico di questi ultimi.
La definizione di criminale non venne fornita.
La figura del medico cambierebbe.
Non verrebbe più considerato un singolo professionista al servizio di singoli pazienti, bensì gradualmente
riconosciuto come un tecnico altamente specializzato - e il suo lavoro cambierebbe.
La faccenda concerne includere azioni quali esecuzioni tramite iniezione letale. L’immagine del medico quale
individuo potente e indipendente dovrebbe andare soggetta a modifiche. Il Dr. Day giunse ad affermare che "i medici
guadagnano troppo; dovrebbero reclamizzarsi come qualsiasi altro prodotto." Altrettanto dicasi per gli avvocati.
Rammentate che l’uditorio era composto da medici, come l’oratore, ed era interessante che costui rivolgesse
alla platea alcune dichiarazioni ingiuriose senza tema di inimicarsela. Il medico singolo diventerebbe un retaggio del passato.
Alcuni intransigenti potrebbero cercare di resistere, ma nel complesso i medici verrebbero assunti da un istituto
di qualche tipo.
Verrebbero favorite la pratica della professione di gruppo e le società di servizi e quindi, una volta diventata
gradualmente più accettabile l’immagine aziendale dell’assistenza sanitaria, i medici diventerebbero
sempre più lavoratori dipendenti piuttosto che professionisti indipendenti. Di pari passo, naturalmente,
vige la prassi, non dichiarata ma necessaria, secondo cui il dipendente è al servizio del suo datore di lavoro,
non del paziente. Abbiamo dunque già visto molto di quanto avvenuto nell’ultimo ventennio e, a quanto pare,
all’orizzonte vi è ben altro. All’epoca non si usava l’acronimo HMO (Health Maintenance Organization,
compagnia di assicurazione sanitaria, ndt), ma prendendo in considerazione tali società assicurative si deduce
che questa è la modalità secondo cui l’assistenza medica diventa terreno di conquista da quando la
questione dell’assicurazione sanitaria nazionale non è più passata attraverso il Congresso.
Alcuni medici intransigenti potrebbero fare un tentativo, mantenendo l’esercizio della professione individuale
e rimanendo indipendenti, come per inciso il sottoscritto, ma subirebbero un’ingente diminuzione degli introiti;
forse riuscirebbero a sbarcare il lunario, ma non vivrebbero mai nell’agiatezza propria di coloro disposti a diventare
dipendenti del sistema. Infine, una volta consolidato il sistema, per il medico singolo non resterebbe alcuno spazio di manovra.
Il titolo seguente di cui occuparci riguarda salute e malattia. Day affermò che sarebbero
comparse nuove patologie mai viste in precedenza, assai difficili da diagnosticare nonché incurabili - almeno per
un certo periodo. L’argomento non venne approfondito, tuttavia ricordo che, non molto tempo dopo aver ascoltato
suddetta esposizione, quando mi capitava di fare una diagnosi complicata mi domandavo, "Si tratta di un caso relativo
a quello di cui parlava il Dr. Day?" Alcuni anni più tardi si sviluppò l’AIDS, che ritengo
quantomeno un esempio di quanto descritto da Day. Ora penso che l’AIDS sia stata probabilmente una malattia fabbricata.
Cancro. Il Dr. Day disse "Al momento siamo in grado di curare pressoché qualsiasi tipo di cancro.
Le informazioni sono archiviate presso il Rockefeller Institute, se mai si decidesse di doverle divulgare.
Tuttavia considerate - se le persone smettessero di morire di cancro, con quale rapidità si verificherebbe una
sovrappopolazione. È possibile morire di cancro così come per qualcos’altro."
Gli sforzi inerenti al trattamento del cancro verrebbero adeguati più al lenimento che alla cura. Si dichiarò
che in definitiva le cure per il cancro nascoste presso il Rockefeller Institute sarebbero venute alla luce poiché
alcuni ricercatori indipendenti avrebbero potuto divulgarle, nonostante le iniziative volte a occultarle.
Tuttavia, almeno in quel momento, lasciare che la gente morisse di cancro era una valida opzione in quanto avrebbe
rallentato il problema della sovrappopolazione.
Un’altra questione assai interessante concerneva gli attacchi cardiaci.
Il Dr. Day disse, "Ora esiste un modo per simulare un vero attacco cardiaco; lo si può utilizzare
come metodo per assassinare." Solo un patologo assai esperto, consapevole di cosa cercare esattamente
durante un’autopsia, era in grado di distinguere l’attacco simulato da uno reale.
Ritenni assai sorprendente e sconvolgente udire tali parole proferite proprio da quell’uomo in quel frangente specifico.
Tale questione, e quella relativa alle cure anticancro, si stagliano ancora nella mia memoria, poiché erano
talmente sconvolgenti e, all’epoca, mi apparivano non da lui. Quindi Day proseguì parlando di nutrizione ed
esercizio fisico quasi nella medesima cornice. Per vivere a lungo come in precedenza gli individui dovrebbero alimentarsi
correttamente e praticare un’adeguata attività fisica. I più non lo faranno.
Quanto alla nutrizione, non ricordo alcuna dichiarazione specifica relativa a particolari elementi nutritivi
inadeguati o in eccesso. In retrospettiva, mi viene da pensare che egli intendesse dire che regimi alimentari a elevato
contenuto di sale e grassi avrebbero predisposto a ipertensione e cardiopatie arteriosclerotiche precoci; e che se le persone
erano troppo pigre o troppo stupide da non praticare una debita attività fisica allora i grassi in circolazione
sarebbero aumentati e avrebbero predisposto alla malattia. Disse inoltre qualcosa in merito all’ampia
disponibilità di informazioni dietetiche ma i più, in particolar modo gli stupidi, i quali non avevano
comunque alcun diritto di continuare a vivere, avrebbero ignorato suddette informazioni e continuato a cibarsi di
prodotti a portata di mano e di sapore gradevole. In merito al cibo si delinearono altri aspetti sgradevoli, che non
riesco proprio a rammentare. Tuttavia ricordo di aver riflettuto sull’intenzione di allestire un orto
in giardino, onde evitare gli alimenti contaminati, quali che fossero. Mi rammarico di non ricordare i particolari
relativi alla nutrizione e ai rischi a essa connessi. Quanto all’esercizio fisico, Day proseguì affermando
che un maggior numero di persone avrebbe praticato una maggiore attività fisica, specialmente la corsa, visto
che chiunque è in grado correre; non servono attrezzature o spazi speciali, si può correre ovunque ci si trovi.
Come disse Day, "la gente correrà dappertutto." E, su questa falsariga, sottolineò come
l’offerta produce la domanda, riferendosi alle attrezzature e all’abbigliamento per atleti; dato che tali
prodotti verrebbero resi maggiormente disponibili e accattivanti, soprattutto le scarpe da corsa, questo stimolerebbe
le persone a sviluppare un interesse per la corsa come parte di un complesso tipo di campagna di propaganda pubblica;
la gente verrebbe indotta ad acquistare allettanti attrezzature sportive e a praticare esercizio fisico.
In merito alla nutrizione Day accennò anche al fatto che i luoghi pubblici destinati al consumo di alimenti
sarebbero rapidamente aumentati, il che avrebbe comportato ricadute anche sulla famiglia. Man mano che un numero
sempre maggiore di persone mangia fuori, il consumo casalingo dei pasti perde rilevanza.
Le persone sarebbero meno dipendenti dalla propria cucina e, in prospettiva, questo era connesso anche all’ampia
disponibilità di cibi pronti - da poter infilare nel microonde; pasti completi prefissati.
Naturalmente siamo stati testimoni di tutto questo. Tuttavia all’epoca si prefigurò l’affermazione di
tale approccio radicalmente diverso rispetto alla prassi di mangiar fuori e consumare a casa pasti già preparati.
Gli alimenti già preparati rientrerebbero nella categoria dei rischi.
Chiunque fosse abbastanza pigro da preferire cibi pronti piuttosto che prepararsi i propri farebbe meglio ad avere
abbastanza energia per praticare attività fisica, poiché se fosse talmente pigro da evitare di fare
esercizio fisico e di prepararsi i pasti, allora non meriterebbe di vivere molto a lungo.
Questa considerazione venne presentata come una sorta di giudizio morale sulle persone e su come avrebbero dovuto
impiegare le proprie energie. Coloro che sono avveduti, informati sulla nutrizione e abbastanza disciplinati da alimentarsi
e praticare attività fisica in modo adeguato sono individui migliori - nonché il genere di persone che si
desidera vivano più a lungo.
Nel mezzo della discussione vi fu anche qualche accenno alla possibilità di accelerare
l’insorgenza della pubertà, in connessione con la salute e in seguito con l’educazione, nonché
con l’accelerazione del processo di mutamento evolutivo. Secondo un’affermazione, "riteniamo di poter
far procedere l’evoluzione più rapidamente e nella direzione che ci prefiggiamo."
La ricordo come un’affermazione di carattere generale, ma non rammento se vennero forniti ulteriori dettagli.
Altro ambito di
discussione fu la religione. Chi parla è un ateo convinto. Day disse, "la religione non è necessariamente
un fattore negativo. Molti sembrano averne bisogno, corredata dei relativi misteri e riti - quindi l’avranno.
Tuttavia le principali religioni dei nostri tempi vanno modificate, in quanto non compatibili con i cambiamenti a venire.
Le antiche religioni dovranno scomparire, specialmente il Cristianesimo. Una volta abbattuta la Chiesa Cattolica,
il resto della Cristianità ne seguirà facilmente le sorti.
Quindi sarà possibile far accettare in tutto il mondo una nuova religione utile, la quale incorporerà
qualcosa da tutte quelle antiche per renderne più agevole l’accettazione e la familiarità da parte
della popolazione. I più non si occuperanno granché di religione; comprenderanno di non averne bisogno."
Per conseguire tale scopo, la Bibbia verrà modificata, riscritta per adattarsi alla nuova religione.
Parole chiave verranno gradualmente sostituite da nuovi vocaboli dotati di varie sfumature di significato.
Quindi l’accezione ascritta al nuovo vocabolo potrà risultare affine a quella del vecchio termine
- e col passare del tempo si potranno accentuare altre sfumature di tale accezione e quindi sostituire gradualmente
tale vocabolo con un altro." Non so se la sto rendendo, ma l’idea è che non tutto quanto presente
nella Scrittura va riscritto, solo alcune parole sostituite da altre parole. La variabilità del significato
ascritto a ciascun termine è utilizzabile come strumento per modificare l’intero significato della
Scrittura e quindi lo rende accettabile nel contesto della nuova religione. I più non noteranno la differenza e
questo fu un altro dei casi in cui Day disse, "i pochi che noteranno la differenza non saranno abbastanza da
avere una qualche rilevanza."
Poi seguì una delle più sconcertanti dichiarazioni dell’intera presentazione: Day disse, "
Alcuni di voi probabilmente penseranno che le Chiese non sosterranno questo sviluppo", e proseguì,
"le chiese ci aiuteranno!" Non approfondì la questione, non era chiaro cosa avesse in mente quando
affermò "le chiese ci aiuteranno!" In retrospettiva credo che alcuni di noi possano capire cosa Day
abbia inteso all’epoca. Rammento solo che pensai, "no, non lo faranno!", ricordando le parole di nostro
Signore rivolte a Pietro, "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi
non prevarranno contro di essa." Ebbene sì, alcuni membri delle Chiese potrebbero aver dato il loro apporto,
e nel ventennio successivo abbiamo visto in che modo. Sappiamo tuttavia che il Verbo del Signore resisterà, e le porte
degli inferi non prevarranno.
Altro ambito di discussione fu l’istruzione. In connessione con l’istruzione e ricordando
quanto detto in merito alla religione, oltre a modificare la Bibbia Day disse che altrettanto valeva per la letteratura classica.
Mi sembra di ricordare che come esempio si citarono le opere di Mark Twain, tuttavia Day affermò che un lettore
distratto che avesse letto una versione riveduta di un classico non avrebbe mai sospettato l’apporto di qualche modifica;
sarebbe stato necessario esaminare parola per parola per individuare un qualche cambiamento effettuato in questi classici,
dato che le modifiche sarebbero state assai sagaci ma, al contempo, tali da favorire l’accettabilità
del nuovo sistema.
Quanto all’istruzione, Day rilevò che i ragazzi trascorrerebbero più tempo
a scuola ma in molte scuole non imparerebbero alcunché. Impareranno alcune cose, ma non tanto quanto in precedenza.
Scuole migliori, situate in aree migliori con gente migliore, i cui ragazzi impareranno di più; in tali scuole
l’apprendimento sarà accelerato. Un’altra occasione in cui Day affermò,
"Riteniamo di riuscire a far procedere l’evoluzione." Stimolando i ragazzi ad apprendere di più
egli sembrava suggerire che i loro cervelli si evolverebbero, che la loro prole si evolverebbe; una sorta di stimolo
all’evoluzione nel cui contesto i ragazzi apprenderebbero e risulterebbero più intelligenti a un’età
più precoce, come se lo stimolo in questione alterasse la loro fisiologia. Soprattutto, l’educazione scolastica
verrebbe prolungata, vale a dire durante l’anno scolastico. Non sono sicuro di cosa disse in merito a una giornata
scolastica prolungata, ricordo che affermò che si prospettava di far durare la scuola tutta l’estate, che le
vacanze scolastiche estive diventerebbero un retaggio del passato. Non solo per le scuole, ma per altre ragioni.
La gente inizierebbe a pensare a periodi di vacanza tutto l’anno, non solo d’estate.
Nel complesso gli studenti impiegherebbero tempi più lunghi per completare la propria istruzione.
Per conseguire quella che in origine era una laurea di primo grado a questo punto richiederebbe diplomi superiori e
maggiore scolarizzazione, cosicché una gran parte di tempo scolastico risulterebbe solo tempo sprecato.
Le buone scuole diventerebbero più competitive. Quando ha descritto la questione ho dedotto che includeva tutte
le scuole - dalle elementari al college - ma non ricordo se lo abbia affermato davvero.
Gli studenti dovrebbero decidere in più giovane età cosa intendono studiare e quale percorso intraprendere;
una volta iniziatolo, risulterebbe più arduo passare a un altro ambito di studio.
Gli studi verrebbero concentrati in modo molto più approfondito ma delimitato. Non sarebbe possibile,
senza autorizzazione, avere accesso a materiale di altri ambiti esterni alla propria area di studio.
Mi sembra di ricordare che Day abbia parlato di accesso limitato ad altri ambiti di studio soprattutto a livello di college.
I soggetti risulteranno assai specializzati nella propria area di competenza, ma non riusciranno a conseguire
un’istruzione generale né a comprendere quanto accade nel suo complesso.
Day preconizzava già l’impiego di computer a livello educativo e disse che chiunque
desiderasse avere accesso a un computer, oppure a testi non direttamente correlati al proprio ambito di studi,
dovrebbe avere una ragione assai valida per richiederlo; diversamente, l’accesso verrebbe negato.
Altra prospettiva concerneva il fatto che le scuole assumano maggiore importanza nella vita complessiva
delle persone. Oltre all’attività accademica i ragazzi dovrebbero dedicarsi ad attività scolastiche,
a meno di non volersene sentire del tutto esclusi. Attività spontanee fra ragazzi: nel sentirlo mi venne in mente
- squadre amatoriali di football e baseball che costituimmo da ragazzini in fase di crescita.
Mi dissi che i ragazzi desiderosi di qualsivoglia attività esterna alla scuola sarebbero pressoché costretti
a praticarla attraverso la scuola stessa; all’esterno resterebbero ben poche opportunità.
Ora, le pressioni del programma scolastico accelerato, le più rapide richieste per cui i ragazzi avvertirebbero
di dover far parte di qualcosa - l’uno o l’altro club sportivo o qualche attività scolastica
- secondo quanto ammesso da Day tali pressioni logorerebbero alcuni studenti. Egli disse, "
I più avveduti impareranno a sopportare le pressioni e a sopravvivere.
Saranno disponibili alcuni ausili per aiutare gli studenti a gestire lo stress, tuttavia quelli inadatti non riusciranno
a farcela, quindi si dedicheranno ad altro." A tale riguardo, e in seguito in rapporto ad abuso di alcol e droghe,
Day evidenziò che i servizi psichiatrici di sostegno aumenteranno drasticamente.
Nel contesto dello stimolo verso il rendimento si ammetteva che molti avrebbero avuto bisogno di aiuto e coloro degni
di restare riuscirebbero ad accettarlo e trarne vantaggio, rimanendo super vincenti.
Coloro i quali non riuscissero si arrenderebbero e risulterebbero quindi superflui - credo che il termine adatto
sia ‘sacrificabili’. L’istruzione durerebbe per tutta la vita e gli adulti frequenterebbero la scuola;
per essi vi saranno sempre nuove informazioni da aggiornare. Quando questo non è più possibile, si è
troppo vecchi. Un altro espediente per comunicare ai più anziani che per loro è giunto il momento di passare
oltre e prendere la pillola della dipartita. Se stare al passo con l’istruzione vi affatica troppo, oppure siete
troppo vecchi per apprendere nuove informazioni, allora questo è il segnale - iniziate a prepararvi per farvi da parte.
Oltre alla rivisitazione dei classici, cui ho accennato in precedenza e con la revisione della Bibbia,
Day disse, "Alcuni libri scompariranno semplicemente dalle biblioteche." Il tenore dell’affermazione era
che alcuni libri contengono informazioni o idee che non dovrebbero restare in circolazione; di conseguenza, questi libri spariranno.
Non rammento con precisione se Day spiegò in che modo avrebbero realizzato tale iniziativa, ma mi sembra che la
faccenda includesse il furto; determinati individui incaricati di recarsi in determinate biblioteche a prelevare determinati
libri per poi eliminarli. Non necessariamente una linea programmatica - semplici furti.
Ancor più oltre, non tutti saranno autorizzati a possedere libri, mentre il possesso di alcuni libri sarà
precluso a chiunque.
Altro argomento di discussione riguardò leggi che andavano modificate.
All’epoca numerosi Stati prevedevano leggi che regolamentavano l’apertura degli esercizi commerciali e
determinate attività nella giornata di domenica. Day disse che tali leggi [blue laws, leggi della domenica] verrebbero
abrogate. Le leggi inerenti al gioco d’azzardo verrebbero riconfermate o attenuate, in modo da aumentare tale pratica;
Day affermò che i governi sarebbero entrati nel settore del gioco d’azzardo; da allora in tutto il paese sono
spuntate numerose lotterie di Stato e all’epoca eravamo già stati informati che questo sarebbe accaduto, in base
al seguente ragionamento: "Per quale motivo tutto quel denaro del gioco d’azzardo dovrebbe restare in mano a privati
quando lo Stato potrebbe trarne profitto?" Nondimeno la gente, se lo desidera, dovrebbe poter scommettere.
Quindi, invece di un’attività privata o illegale, il gioco d’azzardo diventerebbe un’attività
pubblica/statale. Le leggi sulla bancarotta sarebbero state modificate; non rammento i dettagli, solo l’iniziativa,
e so che in seguito è successo. Le leggi antitrust verrebbero modificate, o interpretate diversamente, o ambedue le cose.
In rapporto con le leggi antitrust si affermò che la competizione sarebbe stata in un certo senso incrementata,
ma nella cornice di circostanze altrimenti controllate; quindi non si tratta di libera concorrenza.
Ricordo di aver avuto l’impressione che si trattasse di qualcosa di analogo alla competizione, ma nella cerchia
dei membri di un club, al cui esterno non vi sarebbe stato nessuno in grado di competere.
Come le squadre che competono in una lega di professionisti; se siete la NFL o le American National Baseball Leagues
- competete all’interno della lega ma la lega concorda sulle regole della competizione stessa
- non è davvero una competizione libera.
L’uso di droghe e alcol verrà incrementato, così come lo saranno le iniziative
volte all’applicazione delle leggi contro la droga. A prima vista appariva una prassi contraddittoria.
Per quale motivo incrementare l’abuso di droghe e al contempo l’applicazione delle leggi contro di esso?
Nondimeno il concetto prevede che, in parte, l’accresciuta disponibilità di droghe determinerebbe una
sorta di legge della giungla nel cui contesto i deboli e gli inadatti verrebbero emarginati.
La dichiarazione del caso fu: "Prima che la Terra divenisse sovrappopolata sussisteva una legge della giungla
secondo cui solo il più adatto sopravviveva. Tuttavia ora siamo diventati assai civilizzati - fin troppo civilizzati
- e agli inadatti viene consentito di sopravvivere solo a spese dei più adatti."
L’abuso di droghe ripristinerà, in un certo senso, la legge della giungla e la selezione naturale
del più adatto alla sopravvivenza. Notizie relative all’abuso di droga e alle iniziative di repressione
del fenomeno da parte delle forze di polizia manterranno presente la questione nell’opinione pubblica, tendendo
altresì a ridurre l’infondato autocompiacimento statunitense secondo cui il mondo è un luogo
sicuro e piacevole.
Altrettanto accadrà con l’alcol.
L’abuso di alcolici verrà al contempo favorito e stigmatizzato. I vulnerabili e i deboli reagiranno
alle stimolazioni e quindi lo useranno e ne abuseranno in maggior misura. La guida in stato di ebbrezza diventerà
un problema assai serio; si promulgheranno leggi più restrittive in relazione alla guida sotto l’influenza
di sostanze alcoliche, cosicché un numero sempre maggiore di individui si vedrà sospesa o ritirata la patente.
Ancora una volta, saranno resi disponibili molti più ausili psicologici per aiutare i soggetti dipendenti da alcol
e droghe. Il concetto prevede che per favorire tale situazione - droga e alcol vengono impiegati per selezionare ed
escludere alcuni inadatti - anche gli individui altrimenti più validi andrebbero soggetti alla dipendenza e,
se davvero idonei, avrebbero sufficiente discernimento da cercare appoggio psicologico e trarne vantaggio.
Quindi i pianificatori presentarono la questione come una sorta di valore positivo; era come se Day affermasse,
"Pensate che siamo malvagi a incoraggiare tutte queste brutte cose - ma osservate quanto siamo bravi
- forniamo anche una via d’uscita!"
Anche questo era connesso a qualcosa su cui torneremo più
avanti in merito alle limitazioni complessive dei viaggi. Nessuno dovrebbe essere libero di spostarsi all’interno
degli Stati Uniti come accade attualmente. La gente non ha bisogno di spostarsi in tal modo. Si tratta di un privilegio!
Saranno necessarie più prigioni e gli ospedali potrebbero svolgere tale funzione.
La costruzione di alcuni nuovi ospedali verrebbe progettata in modo tale da renderli adattabili a un impiego come luogo
di detenzione.
Nulla ha un carattere di permanenza. Le strade verranno ridenominate e modificate nel percorso.
Aree che non vedete da qualche tempo diventeranno poco familiari. Fra l’altro, questo contribuirebbe a instillare
negli anziani la sensazione che è giunto il momento di passare oltre, consapevoli di non riuscire nemmeno a stare
al passo con i cambiamenti in aree un tempo familiari. Si consentirà che edifici restino vuoti e si deteriorino,
prassi riservata anche alle strade di determinate località. Lo scopo di tale iniziativa sarebbe quello di creare
per gli inadatti l’atmosfera depressa, da giungla. A tal riguardo Day menzionò il fatto che edifici e
ponti saranno costruiti in modo tale da crollare dopo un certo periodo, si verificherebbero in maggior numero incidenti
aerei e stradali. Tutto questo andrebbe a favorire la sensazione di insicurezza, nulla sarebbe sicuro.
Non molto tempo dopo la conferenza, e forse ancor prima in uno o due casi nell’area in cui vivo, si verificò
la rottura di un ponte di recente costruzione; si scoprì un difetto di un altro ponte recente prima che anch’esso
crollasse. Ricordo altresì di aver letto di incidenti sparsi in tutto il paese, in cui centri commerciali crollavano
proprio quando erano zeppi di acquirenti. Rammento inoltre uno dei centri commerciali della nostra area, il primo edificio
in cui ero stato dove si poteva percepire questa vibrazione in tutto l’edificio quando era affollato di clienti,
nonché di essermi chiesto se tale centro non fosse uno degli edifici di cui parlava Day. Consultati, architetti e
addetti alle costruzioni replicavano, "Oh no, quando l’edificio vibra così è un buon segno,
significa che è elastico e non rigido." Mah, sarà! Staremo a vedere. Altre aree saranno soggette a
efficiente manutenzione; non tutti i quartieri della città saranno degradati.
Si creeranno quartieri degradati e altre aree ben tenute. Coloro che saranno in grado di abbandonare
i quartieri degradati per spostarsi in aree migliori impareranno a meglio apprezzare l’importanza della
realizzazione umana. Vale a dire che se avranno lasciato la giungla e saranno arrivati, per così dire,
al mondo civile, potranno essere orgogliosi del traguardo raggiunto. Mancava qualsiasi solidarietà nei confronti
di coloro rimasti nella giungla della droga e nei quartieri allo sfascio. Quindi giunse una dichiarazione sorprendente,
"Riteniamo di riuscire a circoscrivere efficacemente alle aree degradate le attività criminali, affinché
non si propaghino molto nelle aree migliori." A questo punto forse dovrei sottolineare che, a distanza di un
ventennio, ovviamente quanto esposto non lo è parola per parola, ma quando dico che sto citando esprimo il
senso generale di quanto affermato, quantunque forse non proprio alla lettera. Ricordo di essermi domandato come Day
potesse essere così sicuro che gli elementi criminali sarebbero rimasti confinati dove egli desiderava restassero.
Poi proseguì dicendo che nelle aree migliori sarebbe stato necessario intensificare le misure di sicurezza, vale
dire più polizia e relative attività meglio coordinate. Non si espresse così, ma all’epoca
mi chiesi quali iniziative fossero in corso per consolidare tutti i dipartimenti di polizia delle periferie delle principali
città. Credo fu la John Birch Society a dire, "Sostenete la polizia locale, non lasciate che i criminali
si rafforzino." Ricordo che mi domandai se quella fosse una delle cose che Day aveva in mente riguardo alla sicurezza,
per quanto non dichiarato esplicitamente. Comunque sia, egli proseguì affermando che era previsto lo sviluppo di
un’intera nuova industria di sistemi di sicurezza residenziale con allarmi, serrature e allarmi collegati alle
stazioni di polizia, affinché le gente potesse proteggere sé stessa e i propri beni.
Dato che parte dell’attività criminale si estenderebbe dalle aree degradate a quelle migliori,
le aree dall’aspetto più opulento diventerebbero quelle più soggette ai furti in casa.
Ancora una volta, ciò fu spacciato come una qualità positiva: guardate, stiamo generando tutte
queste attività criminali ma considerate quanto siamo bravi - stiamo generando anche i mezzi con cui potete
difendervi da esse. Una sorta di tiritera durante la presentazione riguardò il male riconosciuto e
l’auto-indulgenza, "Vedete, vi abbiamo dato una via d’uscita."
Si giunse a discutere dell’industria statunitense - era la prima volta che sentivo la locuzione
interdipendenza globale o il concetto relativo. Il piano dichiarato prevedeva che nella cornice di un sistema unificato
globale a diverse parti del mondo sarebbero stati assegnati ruoli differenti nell’ambito del commercio e
dell’industria. La costante preminenza e relativa indipendenza e autosufficienza degli Stati Uniti dovevano
subire modifiche. Questa fu una delle svariate occasioni in cui Day disse che allo scopo di creare una nuova struttura
prima bisogna abbattere quella precedente; l’industria statunitense ne costituiva un esempio.
Il nostro sistema doveva essere limitato per fornire ad altri paesi l’opportunità di approntare le proprie
industrie, poiché altrimenti non sarebbero stati in grado di competere con gli Stati Uniti; questo valeva in
particolare per l’industria pesante, che sarebbe stata ridotta mentre un’industria analoga veniva sviluppata
in altri paesi, specialmente in Giappone. A quel punto si discusse di acciaio e in particolare di automobili
- ricordo affermazioni secondo cui dal Giappone si sarebbero importate autovetture in condizioni di parità
con quelle prodotte a livello interno, ma quelle giapponesi si sarebbero rivelate migliori. Si sarebbero organizzate
le cose in modo tale che le vetture statunitensi andassero soggette a guasti e si sfasciassero, cosicché la
gente avrebbe optato per le auto d’importazione e ciò avrebbe dato slancio alla concorrenza straniera.
Un esempio riguardava il Giappone. Non ricordo se nel 1969 si vendessero automobili giapponesi negli USA, ma certamente
non godevano di grande popolarità. Il concetto era di indurre nei proprietari di Ford, GM o Chrysler un lieve
disgusto causato da episodi quali manovelle dei finestrini che si staccavano con maggior frequenza e componenti di
plastica che si rompevano ma che, se fossero stati in metallo, avrebbero resistito.
Il patriottismo statunitense avrebbe ben presto ceduto il passo alla praticità costituita dall’acquisto
di una vettura giapponese, tedesca o di importazione, che sarebbe durata più a lungo con maggiore soddisfazione,
anche delle vostre tasche. Il patriottismo sarebbe finito nel lavandino. In altre occasioni si citarono prodotti
realizzati anch’essi per sfasciarsi presto; non ricordo gli articoli specifici o se ne vennero indicati altri
oltre alle automobili, tuttavia rammento l’impressione, frutto della mia immaginazione, di un chirurgo a cui
si sfasciava qualcosa in mano in un frangente critico in sala operatoria. Includeva qualcosa del genere nella sua discussione?
Tuttavia, come rilevato in qualche punto del discorso relativo all’intenzionale realizzazione di prodotti
difettosi e inaffidabili, tale prassi non solo avrebbe inficiato il patriottismo ma anche suscitato l’irritazione
degli utenti finali di tali prodotti. Ancora una volta il concetto di non sentirsi molto sicuri, a confortare la nozione
che il mondo non è un luogo granché affidabile. Gli Stati Uniti erano destinati a mantenersi forti nei
settori relativi a informazione, comunicazioni, alta tecnologia, istruzione e agricoltura, nonché considerati
ancora una sorta di chiave di volta del sistema globale. Tuttavia, l’industria pesante sarebbe stata trasferita altrove.
Uno dei commenti relativi all’industria pesante fu che avevamo subìto abbastanza danni ambientali
derivanti da ciminiere e scorie industriali; altri potevano farsene carico per un certo periodo.
Anche in questo caso si presumeva che questa fosse una prospettiva positiva da accettare.
Si è trasferita la nostra industria ma si è salvato l’ambiente, così in realtà
non ci abbiamo rimesso.
In tale solco si parlò di persone che perdevano il lavoro a causa dell’industria e di
opportunità di riqualificazione, e in particolare di futuri trasferimenti di popolazione. Una digressione, che
esaminerò prima di dimenticarmene. Gli spostamenti di popolazione avevano come destinazione la Sun Belt,
nuove località in cui la gente non avrebbe avuto radici; rispetto a luoghi in cui gli abitanti sono cresciuti,
hanno famiglie allargate e messo radici, risulta più agevole cambiare le tradizioni lì dove vi sono numerosi
individui trasferiti. Prendiamo questioni come i nuovi sistemi sanitari. Se vi trasferite da una città industriale
nord-orientale e traslocate nella South Sunbelt o nella zona sud-occidentale sarete più disposti ad accettare,
ad esempio, qualsiasi tipo di assistenza medica vigente in loco, mentre non sareste altrettanto disposti a farlo in un
sistema di assistenza medica nel luogo in cui siete radicati e avete il sostegno della famiglia.
Analogamente si citò (il Dr. Day usava il pronome plurale noi) che prima assumeremo il controllo delle
città portuali - New York, Seattle, San Francisco - secondo la strategia che se si controllano
le città portuali con la propria filosofia e stile di vita, il territorio centrale compreso nel
mezzo dovrà cedere anch’esso. Non posso approfondire, ma è interessante.
La zona centrale, il Midwest, sembra aver preservato il proprio conservatorismo; ma se si portano altrove industrie
e lavoro e si trasferisce la popolazione, tale strategia è finalizzata a disgregare il conservatorismo.
Quando si porta via l’industria, gli abitanti sono disoccupati e i poveri accetteranno qualsiasi cambiamento
prospetti loro di offrire la sopravvivenza, i loro valori morali e la loro dedizione alle cose cederanno il passo
alla sopravvivenza. Non è la mia filosofia, bensì le filosofia dell’oratore.
Ad ogni modo, tornando alla questione industria, parte dell’industria pesante rimarrebbe, appena sufficiente a
preservare una sorta di vivaio di competenze industriali passibili di ampliamento qualora il piano non funzionasse
secondo le previsioni, cosicché la nazione non resterebbe priva di risorse e manodopera qualificata.
Si trattava comunque di un piano di emergenza; si sperava e ci si attendeva che il processo di specializzazione estesa a
livello mondiale venisse portato avanti. Tuttavia, forse sarò ripetitivo, uno degli esiti di tutto ciò è
che con questa ‘interdipendenza globale’ le identità nazionali tenderebbero a perdere rilievo.
Ciascuna area dipenderebbe da ogni altra area per questo o quell’elemento della propria sussistenza;
diventeremmo tutti cittadini del mondo piuttosto che cittadini di una singola nazione.
Continuiamo nella medesima direzione parlando di sport. Negli Stati Uniti gli sport dovevano subire
cambiamenti, in parte come metodo per attenuare il nazionalismo. Il calcio, in quanto sport diffuso a livello mondiale,
doveva essere enfatizzato e promosso negli USA, territorio in cui, aspetto interessante, all’epoca era virtualmente
sconosciuto. A suo tempo avevo alcuni amici che frequentavano una scuola elementare diversa dalla mia, in cui giocavano a
calcio e costituivano una vera novità; stiamo parlando degli anni Cinquanta. Quindi sentir parlare questo tizio di
calcio in quest’area era sorprendente. Ad ogni modo, il calcio è considerato uno sport di livello internazionale
e verrebbe promosso, mentre lo sport statunitense tradizionale, il baseball, verrebbe minimizzato e forse eliminato in quanto
potenzialmente considerato troppo americano. Day discusse di tale eventualità. La prima reazione di qualcuno sarebbe
- be’, si pagano poco i giocatori e questi non intendono giocare per un compenso scarso, quindi abbandonano il
baseball e si dedicano ad altri sport o altre attività. Tuttavia Day disse che in realtà la cosa non
funziona così. Di fatto, il modo per affossare il baseball sarebbe quello di aumentare moltissimo gli ingaggi,
secondo il concetto in base al quale in concomitanza con compensi assurdamente elevati si manifesterebbe un certo
malcontento e antagonismo da parte della gente risentita verso atleti pagati così tanto, mentre gli atleti
inizierebbero a prendersela con sé stessi per i compensi degli altri giocatori e tenderebbero ad abbandonare lo sport.
Gli elevati ingaggi potrebbero altresì ledere i proprietari e alienare le simpatie dei tifosi, i quali quindi
sosterrebbero il calcio e i campi da baseball potrebbero essere utilizzati come campi da calcio.
Non si descrisse tale processo come ineluttabile, ma se l’atmosfera internazionale non fosse cambiata abbastanza
rapidamente la cosa era fattibile. Vi furono commenti analoghi in merito al football, per quanto mi sembra di
ricordare l’affermazione di Day secondo cui smantellare il football sarebbe risultato più arduo, in quanto
sport praticato nei college e nei campionati professionisti, quindi più difficile da affossare.
Vi fu qualche accenno anche alla violenza che nel football soddisfaceva un bisogno psicologico percepito, e la gente
ha bisogno di violenza delegata; quindi, per tale ragione, il football sarebbe forse sopravvissuto per soddisfare
suddetta esigenza. Altrettanto vale per l’hockey, sport dai connotati più internazionali cui si sarebbe
dato rilievo. Si prefigurava una certa concorrenza internazionale fra hockey e, in particolare, calcio;
all’epoca la dimensione internazionale dell’hockey riguardava Stati Uniti e Canada.
Rimasi sorpreso poiché pensai che l’oratore non mi colpì come appassionato di hockey, quale io sono;
infatti non lo era, conosceva appena il gioco e cosa esso avrebbe apportato al cambiamento del programma sportivo in questione.
In ogni caso la chiave di volta era il calcio, in quanto sport mondiale già praticato in Sud America,
Europa e parti dell’Asia, e gli Stati Uniti avrebbero dovuto seguire la moda.
Tutto questo favorirebbe la competizione internazionale in modo da farci diventare tutti cittadini del mondo
ancor più che cittadini delle rispettive limitate nazioni. Si parlò di caccia, il che non sorprende.
La caccia richiede armi e in questi piani il controllo delle armi è un elemento di grande importanza.
Non ricordo granché i particolari, tuttavia il concetto è che il possesso di armi è un privilegio
e non tutti dovrebbero possederne. La caccia è un pretesto inadeguato per il possesso di armi, che dovrebbe
essere limitato a tutti quanti. Invece di possedere armi proprie, i pochi privilegiati autorizzati a praticare
la caccia potrebbero magari affittarle o prenderle a prestito presso sedi ufficiali. In fin dei conti, secondo quanto
espresso, non tutti hanno bisogno di un’arma. In ambito sportivo grande importanza rivestivano gli sport femminili,
destinati a sostituire le bambole, che sarebbero ancora disponibili, in quantità limitata e non in grande
varietà. Le bambole non andrebbero promosse in quanto le ragazze non dovrebbero pensare a bambini e riproduzione,
bensì stare all’aperto negli impianti sportivi come i ragazzi. In realtà ragazzi e ragazze non
devono essere poi così diversi. I servizi da tè avrebbero fatto la fine delle bambole e tutte le
cose tradizionalmente ritenute appannaggio delle femmine verrebbero sminuite man mano che le ragazze si dedicano ad
attività più maschili. Ricordo altresì che le cronache sportive, assieme a quelli delle squadre
maschili, avrebbero ospitato i punteggi delle squadre femminili, come a distanza di vent’anni si è iniziato
a vedere nei giornali locali. Quindi tutto questo è destinato a modificare il modello del ruolo cui le ragazze
dovrebbero ambire; mentre cresce, una ragazza dovrebbe ambire a diventare un’atleta piuttosto che una futura madre.
Intrattenimento. I film verranno resi gradualmente più espliciti quanto a sesso e linguaggio.
In fin dei conti sesso e turpiloquio sono reali, quindi per quale motivo fingere che non lo siano? In televisione e al
cinema proietteranno film pornografici. All’epoca non erano diffusi videoregistratori, ma Day indicò che
le videocassette sarebbero state disponibili, così come videoregistratori domestici e film pornografici, da vedere
presso il cinema locale o in televisione. Day disse qualcosa tipo: "nei film vedrete gente fare tutto quello che
riuscite a immaginare", aggiungendo che tutto questo ha lo scopo di far uscire allo scoperto il sesso;
altra locuzione utilizzata in svariate occasioni - "sesso allo scoperto".
La violenza era destinata a diventare più vivida, con lo scopo di desensibilizzare la gente a essa.
Si poteva preconizzare un periodo in cui la gente sarebbe stata testimone di atti di violenza reale e vi avrebbe preso parte.
In seguito diverrà chiaro dove si va a parare. Quindi nell’intrattenimento ci sarebbe più
violenza realistica, il che renderebbe più agevole per le persone abituarvisi.
L’atteggiamento delle persone verso la morte cambierebbe; non la paventerebbero più così tanto,
anzi la accetterebbero in misura maggiore e non sarebbero così atterrite alla vista di morti o feriti.
Non ci serve una popolazione leziosa, paralizzata da quel che potrebbe vedere. La gente imparerebbe a dire, be’,
non voglio che accada a me. Questa fu la prima dichiarazione indicante che il piano prevede numerose vittime umane,
che i sopravvissuti vedrebbero. Questo particolare aspetto dell’esposizione mi ritornò bruscamente alla
memoria alcuni anni dopo, quando uscì un film su Lone Ranger e portai mio figlio, molto piccolo, a vederlo.
Già all’inizio vi erano alcune scene assai violente. Una delle vittime veniva colpita alla fronte, quando il
proiettile penetrò vi fu una specie di spiaccichio corredato da sangue, quindi ricordo di essermi pentito di aver
portato mio figlio e di aver provato rabbia verso il Dr. Day. Non che avesse realizzato lui il film, ma accettava di
far parte di questo movimento; rimasi disgustato dal film, che fece riaffiorare distintamente nella mia memoria
quell’aspetto della conferenza. Per quanto concerne la musica, Day fece una dichiarazione alquanto schietta:
la musica peggiorerà. Nel 1969 la musica rock stava diventando via via più sgradevole.
Interessante il modo in cui espresse il concetto, "peggiorerà", riconoscendo che era già brutta.
I testi avrebbero assunto connotati esplicitamente più sessuali. Non si sarebbe più pubblicizzata melliflua
musica romantica come quella composta prima di quel periodo. Tutta la vecchia musica sarebbe stata relegata a determinate
emittenti radiofoniche e dischi destinati all’ascolto degli anziani, i quali avrebbero avuto a disposizione le
proprie emittenti radiofoniche da seguire, come peraltro i giovani. Day sembrava suggerire che un gruppo non avrebbe
ascoltato la musica dell’altro. Le persone più mature avrebbero rifiutato di ascoltare la spazzatura
spacciata ai giovani, i quali a loro volta la avrebbero accettata poiché li identificava come generazione e
li aiutava a sentirsi diversi e separati dalla generazione più vecchia. All’epoca ricordo di aver pensato
che la cosa non sarebbe durata a lungo perché anche i giovani non avrebbero apprezzato la spazzatura;
avendo l’opportunità di ascoltare la più gradevole musica precedente si sarebbero rivolti a essa.
Malauguratamente mi sbagliavo sul fatto che quando i ragazzi attraversano l’adolescenza ed entrano nel terzo decennio
di vita alcuni fra loro affinano il proprio gusto musicale, invece purtroppo Day aveva ragione; si abituano alla
spazzatura ed è tutto ciò che vogliono. Molti di loro non riescono a sopportare musica davvero valida.
Day proseguì affermando che la musica avrebbe convogliato un messaggio destinato ai giovani e nessuno se ne
sarebbe accorto, ritenendola solo di musica fracassona. All’epoca non compresi quel che intendeva, ma in
retrospettiva ritengo che ora conosciamo quali messaggi sono contenuti nella musica destinata ai giovani.
E, ancora una volta, aveva ragione. Questo aspetto venne compendiato con il concetto secondo cui l’intrattenimento
sarebbe stato uno strumento per influenzare i giovani, privo di effetto sui vecchi, già consolidati nelle proprie
abitudini; i cambiamenti verrebbero indirizzati verso i giovani nel mezzo della loro formazione, mentre la generazione
più vecchia verrebbe trascurata; non solo non la si potrebbe cambiare, ma riveste comunque un’importanza relativa.
Una volta esaurite le vite dei più vecchi, sarebbe la generazione più giovane in fase di formazione a essere
importante per il ventunesimo secolo. Day indicò anche tutti i vecchi film che sarebbero stati riportati alla ribalta
e ricordo che la mia memoria ne passò rapidamente in rassegna un certo numero; mi chiesi se sarebbero stati inclusi
quelli che avrei gradito rivedere. Oltre a vecchi film e vecchia musica, agli anziani sarebbero stati riservati altri privilegi:
trasporto gratuito, acquisti d’occasione, sconti, agevolazioni fiscali - una serie di privilegi dovuti
all’età avanzata. Tale prassi venne definita come una sorta di ricompensa per la generazione cresciuta
attraverso la depressione e sopravvissuta ai rigori della Seconda Guerra Mondiale. Se la erano meritata e sarebbero stati
ricompensati con tutti questi benefici, mentre la riproposizione di vecchi film e vecchia musica avrebbe contribuito ad
alleviare nel comfort i loro ultimi anni. Quindi il discorso iniziò a diventare alquanto sinistro,
poiché una volta passata quella generazione, alla fine degli anni Ottanta e all’inizio dei Novanta,
in cui ci troviamo ora, la maggior parte di quel gruppo sarebbe scomparsa e quindi le cose si sarebbero irrigidite gradualmente,
in modo sempre più rapido, in concomitanza con il ritiro di vecchi film, vecchia musica e intrattenimento
più garbato.
I viaggi, invece di essere agevolati per gli anziani, verrebbero assai limitati.
Per viaggiare le persone dovrebbero avere un permesso e una buona ragione, senza la quale non sarebbe consentito spostarsi;
ognuno dovrebbe avere un documento d’identità. Inizialmente sarebbe una carta d’identità
da portare al seguito e da esibire su richiesta. Si era già stabilito che in una fase successiva sarebbe stato
elaborato un congegno da impiantare sotto la cute, codificato appositamente per identificare l’individuo, il che
eliminerebbe la possibilità di documenti identificativi falsificati nonché l’eventualità
che qualcuno sostenga di averli smarriti. La difficoltà di questi impianti ID sottocutanei concerneva
l’ottenimento di qualche materiale transcutaneo o sottocutaneo che non provocasse reazioni allergiche risultanti
in rigetto o infezioni e su cui fosse possibile registrare e recuperare informazioni tramite uno scanner.
Si accennò al silicio, che all’epoca si riteneva fosse ben tollerato; si utilizzava per aumentare le dimensioni
del seno, le donne che ritenevano di avere un seno troppo piccolo si sottoponevano a impianti al silicone
[composto del silicio],prassi che immagino sia tuttora in auge. Ad ogni modo, all’epoca il silicio era considerato
il materiale promettente per ambedue gli scopi: rimanere nel corpo senza rigetto e riuscire ad archiviare informazioni
recuperabili tramite congegni elettronici.
Le derrate alimentari verrebbero sottoposte a rigidi controlli. Se l’aumento della popolazione
non rallentasse, si creerebbe in fretta penuria di derrate e la popolazione comprenderebbe i rischi della sovrappopolazione.
In definitiva, che il tasso di crescita della popolazione rallenti o meno, le forniture alimentari vanno sottoposte
a un controllo centralizzato in modo che la popolazione sia ben nutrita, ma non abbastanza da appoggiare qualche fuggiasco
dal nuovo sistema; in altri termini, un parente o un amico che non ha sottoscritto.
Coltivare o allevare in proprio sarebbe illegale. Questo verrebbe realizzato con qualche pretesto.
All’inizio ho accennato al fatto che vi era un duplice scopo per ogni cosa - lo scopo apparente e lo scopo reale;
in questo caso lo scopo apparente riguarderebbe il fatto che coltivare vegetali in proprio non sarebbe sicuro,
diffonderebbe malattie o qualcosa del genere. Quindi l’idea accettabile era di tutelare il consumatore,
mentre quella reale era limitare le forniture alimentari; coltivare in proprio sarebbe illegale e persistere in
attività del genere vi renderebbe un criminale.
Quindi Day accennò al tempo, con un’altra dichiarazione davvero sconcertante,
"Siamo o saremo presto in grado di controllare il tempo atmosferico. Non mi riferisco semplicemente alla già
consolidata prassi di disseminare le nubi di cristalli di ioduro per indurre precipitazioni, bensì a controllo REALE."
Il tempo atmosferico era considerato un’arma bellica, un’arma per influenzare le politiche pubbliche.
Si poteva far piovere o meno per influenzare determinate aree e ricondurle sotto il proprio controllo.
Due aspetti della questione risultavano alquanto sconcertanti. "Da una parte è possibile provocare siccità
durante la stagione della crescita in modo che nulla cresca, dall’altra scatenare piogge assai intense durante
la stagione dei raccolti i modo che i campi risultino troppo fangosi per procedere al raccolto stesso, e invero sarebbe
possibile fare entrambe le cose." Non vi furono indicazioni sul metodo utile a conseguire tale scopo,
ma solo accenni al fatto che la procedura era già possibile o assai prossima a esserlo. Politica.
Day disse che ben pochi sanno davvero come funziona il governo. Qualcosa del tipo che funzionari eletti vengono influenzati
in modi di cui nemmeno si accorgono e portano a termine progetti allestiti per loro convinti di esserne gli ideatori;
di fatto, però, vengono manipolati in modi di cui non si rendono conto.
A un certo punto Day fece due dichiarazioni che adesso desidero inserire. Non rammento il frangente,
ma sono valide in termini di prospettiva generale complessiva. La prima, "Le persone riescono ad avere in mente
due idee contraddittorie allo stesso tempo e ad agire in base a esse, posto che tali idee contraddittorie vengano
mantenute debitamente separate." La seconda, "Si riesce a prevedere con notevole accuratezza quanto
razionalmente gli individui reagiranno a determinate circostanze e informazioni in cui dovessero imbattersi.
Quindi, per determinare la reazione desiderata serve soltanto esercitare il controllo sul genere di dati o informazioni
presentati o le varietà di circostanze in cui gli individui vengono a trovarsi; essendo individui razionali,
faranno quello che volete che facciano, magari non comprendendo appieno cosa stanno facendo o perché."
In questo ambito Day ammise che alcune ricerche scientifiche potrebbero essere falsificate, e invero
lo sono state, allo scopo di conseguire gli esiti desiderati. "Le persone non pongono le giuste domande.
Alcuni sono troppo fiduciosi." Una dichiarazione interessante, dal momento che l’oratore e l’uditorio
erano medici e presumibilmente assai obiettivi, spassionatamente scientifici e interamente dediti al metodo scientifico.
Falsificare la ricerca scientifica in quell’ambiente è come essere blasfemi in chiesa, non si fa e basta.
Ad ogni modo, da tutto questo sarebbe derivato il Nuovo Organo di Governo Internazionale, probabilmente, ma non
necessariamente, tramite la Nazioni Unite e con una Corte Mondiale. All’epoca l’accettazione delle
Nazioni Unite non era ritenuta diffusa come sperato; sarebbero proseguite iniziative volte ad aumentarne l’importanza.
La gente si sarebbe sempre più abituata all’idea di cedere parte della sovranità nazionale;
l’interdipendenza economica avrebbe favorito tale obiettivo secondo una prospettiva pacifica,
l’elusione della guerra secondo una prospettiva improntata al timore delle ostilità.
Si riconobbe operare pacificamente era meglio che farlo con la guerra, a quel punto definita "obsoleta".
La considerai una frase interessante, dato che l’aggettivo obsoleto definisce un qualcosa un tempo ritenuto utile
ma ora non più tale. La guerra è obsoleta, a causa degli ordigni nucleari, la guerra non è più
controllabile. In precedenza i conflitti erano controllabili, ma se ordigni nucleari finissero in mani sbagliate
si potrebbe verificare un disastro nucleare non preordinato. Le "mani sbagliate" non vennero identificate.
Eravamo liberi di dedurre che forse si intendevano terroristi, ma in anni più recenti mi domando se fra le mani
sbagliate si potessero annoverare anche elementi che ritenevamo disponessero di armamenti nucleari, ma magari non li hanno.
Proprio come si affermò che negli Stati Uniti l’industria sarebbe stata preservata
- in piccola parte, giusto nel caso in cui i piani di respiro mondiale non fossero andati a buon fine, giusto nel caso
in cui qualche paese o altra personalità influente avesse deciso di sganciarsi dal branco e procedere per proprio conto,
viene da domandarsi se altrettanto varrebbe per le armi nucleari. Quando Day accennò all’eventualità
che cadessero in mani sbagliate, accennò altresì al fatto che il possesso di armi nucleari era stato tenuto
sotto stretto controllo, come a implicare che chiunque ne fosse in possesso era designato ad averle, il che avrebbe
necessariamente incluso l’Unione Sovietica, se davvero ne era in possesso. Ricordo tuttavia di aver domandato,
"Sta dicendo o sottintendendo che questo paese ha intenzionalmente consegnato armi ai Sovietici?
"All’epoca sembrava una cosa impensabile da farsi, ancor meno da ammettere. Tuttavia i leader
dell’Unione Sovietica sembrano così dipendenti dall’Occidente che viene da domandarsi se,
posto che disponessero di tali armi, si sia temuto che avrebbero cercato di rivendicare indipendenza.
Non saprei, qualcosa su cui riflettere. Chi intendeva Day dicendo "se questi ordigni finissero in mani
sbagliate"? Forse solo terroristi. Comunque sia, il nuovo sistema verrebbe insediato, se non tramite pacifica
collaborazione con ognuno disposto a cedere parte della sovranità nazionale, allora portando la nazione
sull’orlo di una guerra nucleare. Data l’isteria creata dall’eventualità di un conflitto nucleare,
tutti ne sarebbero talmente spaventati da scatenare una pubblica protesta volta a negoziare una pace pubblica,
per conseguire la quale la gente sarebbe disposta a cedere la sovranità nazionale, il che introdurrebbe il
‘Nuovo Sistema Politico Internazionale’. Fu impressionante sentire che "Se nei posti chiave vi
fossero troppe persone contrarie al processo, forse si presenterebbe la necessità di utilizzare uno, due o più
ordigni nucleari." Per come fu esposta, tale eventualità avrebbe forse convinto la gente che
"Facciamo sul serio", a cui seguì l’affermazione, "Una volta esplosi uno o due ordigni
chiunque, anche il più riluttante, si arrenderebbe. Tale pace negoziata risulterebbe assai convincente",
come in una cornice o contesto secondo cui l’intera faccenda era stata simulata ma nessuno lo sapeva.
La gente, sentendone parlare, sarebbe convinta che si tratta di un autentico negoziato fra nemici ostili giunti infine
alla conclusione che la pace è preferibile alla guerra. In tale contesto di discussione sulla guerra,
considerata obsoleta, si affermò che alcuni aspetti della guerra erano positivi.
Ad esempio, prima o poi si deve morire e talvolta in guerra le persone hanno la possibilità di dimostrare
grande coraggio ed eroismo; se muoiono sono morte dignitosamente e se sopravvivono beneficiano di apprezzamento.
Quindi, comunque vada, le sofferenze della guerra per i soldati valgono la candela, poiché è questa
la ricompensa ottenuta dal loro impegno bellico. Altra giustificazione espressa in merito alla guerra fu che se si
pensa che i molti milioni di caduti delle due guerre mondiali fossero sopravvissuti e avessero generato figli allora
saremmo già sovrappopolati; le due guerre mondiali hanno dunque avuto un risvolto positivo nel ritardare il
sovrappopolamento. Ora, però, esistono a disposizione di individui e governi mezzi tecnologici utili a tenere
sotto controllo suddetto fenomeno, quindi la guerra risulta obsoleta, non più necessaria, obsoleta anche perché
gli armamenti nucleari potrebbero distruggere l’intero universo; la guerra, un tempo controllabile, potrebbe sfuggire
al controllo e per questi due motivi è obsoleta.
Si parlò del terrorismo, che sarebbe stato ampiamente usato in Europa e in altre parti del mondo.
All’epoca si riteneva che il terrorismo non sarebbe stato necessario negli Stati Uniti, ma lo sarebbe diventato se gli
USA non avessero proceduto ad accettare rapidamente il sistema. Tuttavia, almeno nell’immediato futuro,
non era previsto, molto benevolmente da parte loro. Forse qui il terrorismo non risulterebbe necessario, implicando
comunque che se lo fosse vi si farebbe senz’altro ricorso. Assieme a tali considerazioni giunse il velato
rimprovero che sino ad allora gli Statunitensi se l’erano passata fin troppo bene e una lieve sventagliata di
terrorismo li avrebbe convinti che il mondo è davvero un luogo pericoloso, o che lo può diventare se non
cediamo il controllo alle autorità pertinenti.
Denaro e sistema bancario. Secondo un’affermazione, "L’inflazione è infinita.
È possibile posporre a qualsiasi cifra un numero infinito di zeri e collocare i decimali ovunque si desideri",
a indicare che l’inflazione è uno strumento in mano ai controllori. Il denaro diverrà prevalentemente
credito, come già accadeva. Il denaro è fondamentalmente credito, tuttavia lo scambio di denaro non
avverrà tramite contanti o mezzi palpabili, bensì tramite un segnale di credito elettronico.
La gente porterà con sé contanti in quantità assai ridotta, solo per quisquilie quali gomme da
masticare e dolciumi. Qualsiasi acquisto di qualsiasi importo rilevante sarà effettuato elettronicamente.
Gli stipendi e i pagamenti verranno accreditati elettronicamente sul vostro conto. Vi sarà un unico sistema
bancario, che forse apparirà come più di uno ma in definitiva e fondamentalmente sarà unico,
in modo tale che quando sarete pagati la somma verrà accreditata sul vostro conto e quando acquisterete
qualcosa l’importo verrà dedotto dal conto al momento della transazione, sicché non porterete con
voi alcuna somma. Sarà possibile tenere archivi informatici su qualsiasi vostra transazione, cosicché se
steste acquistando troppo di uno specifico articolo e qualche funzionario volesse sapere cosa state facendo con il vostro
denaro costui potrebbe riesaminare i vostri acquisti e determinare cosa stavate comprando.Qualsiasi acquisto di importo
rilevante, quale un’automobile, una bicicletta, un frigorifero, una radio, una televisione o altro sarà
dotato di targhetta identificativa tracciabile, in modo tale che le autorità saranno in grado di risalire molto
rapidamente a chi e quando ha effettuato l’acquisto, nonché a qualsiasi cosa ceduta o rubata - qualsiasi.
Saranno i computer a consentirlo. La facoltà di risparmio verrà seriamente decurtata; la gente non
riuscirà più a risparmiare ricchezze in quantità considerevole. Secondo quanto riconosciuto
dall’oratore la ricchezza è potere e la ricchezza in mano a numerose persone non conviene a chi comanda,
quindi se avrete troppo verrete tassati; più risparmierete, più elevata sarà l’aliquota
fiscale sui vostri risparmi, che così non potranno mai giungere a importi troppo considerevoli.
Inoltre, se iniziaste a manifestare la tendenza a risparmiare troppo potreste andare soggetti a una decurtazione dello stipendio.
Diremmo, "Risparmi invece di spendere. In realtà tutto quel denaro non ti serve." Questo è
fondamentalmente il concetto di impedire alla gente di accumulare qualsivoglia ricchezza che potrebbe avere un influsso
distruttivo di ampia portata sul sistema. La gente verrà indotta a utilizzare il credito per avere prestiti e quindi
a non onorare i propri debiti così da distruggere il proprio credito. Se siete troppo stupidi per gestire saggiamente
il credito, questo conferisce alle autorità l’opportunità di punirvi severamente una volta abbattuto il
vostro credito. Inizialmente i pagamenti elettronici si baseranno di tipi diversi di carte di credito, già utilizzate
in qualche misura nel 1969. Non ora, ma la gente disporrà di carte di credito dotate di banda elettronica e quando
vi avrà fatto l’abitudine si evidenzieranno i vantaggi di avere tutto concentrato in una singola carta di credito,
al servizio di un unico sistema monetario, e non dovrà portarsi appresso tutta quella plastica.
La fase successiva alla carta unica sarà sostituire quest’ultima con un impianto cutaneo.
La carta unica potrebbe essere smarrita o rubata, creando problemi, o scambiata con qualcun altro per confondere
l’identità. L’impianto cutaneo, d’altronde, non sarebbe soggetto a smarrimento o contraffazione
o trasferimento ad altro soggetto, quindi voi e i vostri conti verreste identificati senza possibilità di errore.
Gli impianti andrebbero collocati in qualche punto adatto; ad esempio la mano destra o la fronte.
All’epoca, quando ascoltai tutto questo, non avevo dimestichezza con il Libro della Rivelazione.
L’oratore disse, "Ora alcuni di voi che leggono la Bibbia vi annetteranno un significato", ma poi
escluse qualsiasi senso biblico. Si tratta solo di buon senso e di come il sistema potrebbe e dovrebbe funzionare, e
non vi è alcuna necessità di cogliervi connessioni bibliche. Ribadisco, all’epoca non avevo una
gran dimestichezza con il testo della Rivelazione. Qualche tempo dopo la acquisii e il significato del discorso di
Day divenne sensazionale. Non lo dimenticherò. Si menzionarono anche impianti che si sarebbero prestati a svolgere
funzioni di sorveglianza emettendo radiosegnali. Un tale congegno potrebbe essere collocato sotto la cute o in un dente,
come un’otturazione, cosicché fuggiaschi o altri cittadini potrebbero essere identificati tramite una
determinata frequenza emessa dal rispettivo trasmettitore personale, nonché localizzati in qualsiasi luogo o
momento da qualsivoglia autorità desideri scovarli, una prerogativa particolarmente utile nel caso di evasi.
Si discusse ulteriormente della sorveglianza personale, tanto che "Guarderete la televisione e al contempo
qualcuno vi osserverà presso una stazione di monitoraggio centrale." Gli apparecchi televisivi saranno
dotati di un dispositivo apposito per tale funzione e per essere operativi non dovranno stare accesi; inoltre, il televisore
sarà utilizzabile per controllare quello che guardate; gli addetti riusciranno a sapere cosa guardate alla televisione
e come reagite, mentre voi non sapreste di essere osservati mentre guardate lo schermo. In che modo potremmo far
accettare alla gente tali cose all’interno della propria abitazione? Bè, gli acquirenti le compreranno
assieme al televisore e inizialmente non ne saranno a conoscenza.Questo venne descritto come quella che ora conosciamo
come TV via cavo, al posto di quella con antenna. Acquistando un televisore il monitor farebbe parte del blocco e i
più non avrebbero sufficienti conoscenze per capire che era lì sin dall’inizio.
Il cavo rappresenterebbe quindi il mezzo per trasportare al monitor il messaggio di sorveglianza.
Quando la gente scoprisse l’attivazione di tale monitoraggio sarebbe altresì ormai dipendente dalla
televisione sotto vari aspetti, così come lo è oggi dal telefono. La televisione verrebbe utilizzata
per effettuare acquisti senza dover uscire di casa; basterebbe accendere il televisore e selezionare il canale apposito
interagendo con il negozio prescelto; potreste saltare da un luogo all’altro per scegliere un abito o un frigorifero,
il che sarebbe conveniente ma vi renderebbe dipendenti dal televisore, al punto di non poter fare a meno del monitor interno.
Si discusse anche di monitor audio, nel caso le autorità desiderassero ascoltare cosa succedeva in altre stanze
diverse da quella in cui c’era il televisore. A tal riguardo, "Qualsiasi cavo connesso alla vostra abitazione,
ad esempio quello del telefono, potrebbe essere sfruttato a tale scopo." Ricordo tale questione in particolare
poiché coincise con la fase finale della presentazione e mentre ce ne stavamo andando dal luogo del convegno dissi
a un mio collega qualcosa in merito al fatto di andarmene a casa e strappare tutti i fili, salvo che sapevo di non poter
tirare avanti senza telefono; il collega sembrava inebetito. Ora ritengo che egli non ricordi nemmeno di cosa parlammo o
cosa ascoltammo all’epoca, perché glielo ho chiesto; ma in quel momento sembrava stordito.
Si menzionò il fatto che prima di attuare tutte le modifiche inerenti al monitoraggio elettronico si sarebbero
visti ovunque furgoni di servizio, con addetti a lavorare sui cavi e posizionare quelli nuovi.
Questa attività rappresentava il modo in cui coloro a conoscenza della faccenda avrebbero saputo come procedevano le cose.
La casa di proprietà diventerà un retaggio del passato.
I costi delle abitazioni e dei mutui diverranno gradualmente così elevati che i più non potranno permetterseli.
Coloro che già possedevano la propria abitazione avranno la facoltà di tenerla ma, col passare degli anni,
per i giovani sarà sempre più difficile acquistare un casa. I giovani diventeranno in misura sempre maggiore
inquilini in affitto, in particolare in appartamenti e condomini. In numero sempre più consistente le case resteranno
invendute e sfitte; le persone non potranno permettersele, ma i prezzi non scenderanno. Verrebbe giustamente da pensare,
casa sfitta, prezzo in ribasso, la gente acquista. Tuttavia vi furono alcune dichiarazioni indicanti che i prezzi verrebbero
mantenuti elevati nonostante la grande disponibilità, in modo da paralizzare il mercato.
La gente non riuscirebbe ad acquistare queste case e gradualmente una fetta sempre più consistente della popolazione
si ritroverebbe costretta in piccoli appartamenti, non in grado di ospitare molti bambini.
Poi, con la diminuzione dei proprietari di abitazioni, questi diventerebbero una minoranza. Costoro non riscuoterebbero
alcuna simpatia da parte della maggioranza insediata in appartamenti, quindi le case di proprietà verrebbero
sottratte/pignorate a causa di tasse sempre più elevate o altri regolamenti che risulterebbero deleteri per
la proprietà e accettabili dalla maggioranza. Infine, alla gente verrebbe assegnato lo spazio in cui abitare,
dove sarebbe comune convivere con individui estranei alla propria famiglia. Questo tramite il non sapere fino a che
punto fidarsi potersi fidare di qualcuno. Tutto ricadrebbe sotto il controllo di un’autorità centrale per
gli alloggi. Tenetelo presente nel 1990 quando vi chiederanno, "Quante stanze da letto ci sono nella sua abitazione?
Quanti bagni? Dispone di una stanza per i giochi?" Queste informazioni sono personali e in base alla Costituzione
vigente non rivestono alcun interesse per il governo. Tuttavia ve le richiederanno, quindi deciderete se e in che modo
fornirle/come replicare.
Quando il novo sistema prenderà il sopravvento si prevede che i cittadini sottoscrivano un
documento di fedeltà, indicando di non avere riserve o remore rispetto al vecchio sistema.
"Non vi sarà spazio alcuno", disse il Dr Day, "per coloro che non saranno d’accordo.
Non possiamo permetterci tal genere di individui ingombranti, che quindi verranno trasferiti in luoghi appositi",
e qui non rammento le parole esatte, tuttavia trassi la conclusione che in questi luoghi appositi dove sarebbero stati
condotti non sarebbero sopravvissuti a lungo. Forse Day disse qualcosa del tipo "eliminati con umanità",
ma non ricordo con precisione, solo l’impressione che il sistema non li avrebbe sostenuti se costoro non si fossero
adeguati al sistema stesso; l’unica alternativa sarebbe stata la morte.In tale contesto Day disse che non vi
sarebbero martiri. Nel sentire tale affermazione inizialmente pensai che intendesse dire che non sarebbero state
uccise persone, ma con il procedere della trattazione in realtà voleva dire che non sarebbero state uccise o
tolte di mezzo in modo tale da servire come ispirazione ad altri, come accade con i martiri. Dichiarò
piuttosto qualcosa del tipo, "La gente si limiterà a scomparire." Propongo qui alla fine solo alcuni
ulteriori spunti che ho scordato di inserire dove sarebbero più appropriati.
Day affermò che probabilmente l’insediamento del nuovo sistema sarebbe avvenuto in un fine settimana
d’inverno. Il venerdì sera si sarebbero interrotte le attività lavorative e il lunedì mattina vi
sarebbe stato l’annuncio dell’insediamento del nuovo sistema.Durante il processo di preparazione degli
Stati Uniti a tali cambiamenti tutti sarebbero più impegnati, con minor tempo libero e minori opportunità
di guardarsi intorno e constatare cosa sta accadendo. Inoltre, vi sarebbero ulteriori cambiamenti e difficoltà
a tutelare i propri investimenti, i cui strumenti cambierebbero. I tassi d’interesse si modificherebbero in modo
tale rendere arduo preservare quanto avevate già guadagnato. Interessante la questione automobili: sembrerebbe
che ne esistano numerose varietà, ma a un sguardo più attento risulterebbe una grande reiterazione;
verrebbero rese esteriormente diverse con cromature, copricerchi e simili, ma esaminando con attenzione si vedrebbe
la medesima automobile fabbricata da più di un produttore.Tale questione mi è saltata all’occhio
quando mi trovavo in parcheggio e ho visto una piccola Ford - non ricordo il modello - e un’utilitaria giapponese,
identiche salvo una serie di particolari quali il numero di fori nel copricerchio, le cromature attorno alla lamiera e
la forma della griglia. A un esame più attento però, le componenti fondamentali risultavano identiche.
Casualmente erano parcheggiate una di fianco all’altra, hanno attirato la mia attenzione e fatto riaffiorare
alla memoria quanto esposto molti anni fa. Sto finendo il nastro e devo affrettarmi.
Riassumendo, rilevo tutte le
questioni esposte da un individuo in una specifica occasione e inerenti a così diverse imprese umane;
quindi osservo come molte di tali previsioni si siano di fatto avverate. Intendendo i cambiamenti realizzati fra allora e
adesso [1969 - 1988] e quelli pianificati per il futuro, credo sia innegabile che si tratta di un processo controllato e
che esiste una cospirazione. Il quesito che si pone a questo punto è cosa fare. Penso che per prima cosa dobbiamo
riporre la nostra fede in Dio, pregare e chiedere la sua guida. In secondo luogo, fare quel che ci riesce per informare
altri quanto più possibile, quanto più suscita il loro potenziale interesse. Alcuni se ne disinteressano,
impegnati a perseguire i propri personali obiettivi. Tuttavia ritengo che dovremmo cercare di informare per quanto possibile
tutti gli individui potenzialmente interessati, quindi riporre nuovamente la nostra fede in Dio e pregare costantemente
per avere la sua guida e il coraggio di accettare quel che potremmo trovarci ad affrontare nel prossimo futuro.
Invece di accettare la pace e la giustizia di cui sentiamo parlare così tanto di questi tempi
- si tratta di un cliché! - insistiamo su libertà e giustizia per tutti.
Dopo aver premuto "INVIO", verrai reindirizzato ad una pagina
nella quale devi postare le lettere delle immagini che appaiono,
per dimostrare di non essere un robot.
Se tutto va a buon fine, verrai nuovamente reindirizzato
alla pagina che hai commentato, con in fondo,
dopo questo "form",
il tuo nuovo commento.
Tengo molto ad avere commenti e riscontri,
anche, soprattutto, da chi non concorda con quanto scrivo. Il fatto di dover inserire la mail
non ti spaventi: NON SARAI PERSEGUITATO DA NESSUNA "MAILING LIST", ne' tantomeno, la tua mail sarà
venduta a scopo commerciale ne' pubblicata.
Ricordo brevemente le regole base di qualsiasi blog: Niente insulti e volgarità (verranno cancellati commenti di questo tipo!).
Scrivere è esternare il proprio pensiero agli altri, al di là del tempo e dello spazio che ci separano.
Il pensiero non è un prodotto finito, ma un processo in divenire, sempre incompiuto e perfettibile.
Scrivere è un contributo a migliorare questo nostro Mondo.
Pensare un mondo migliore è un atto d'amore verso gli altri.
Pensare in tanti un mondo migliore è già un 50% della sua realizzazione.
Giovanni
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