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Rivoltarci è diventato un dovere.
Lunedì 9 novembre 2020 - dal
mio esilio "volontario" tra i monti.
«Ce la stanno facendo, ormai. Manca poco.
Hanno incominciato con la balla degli asintomatici infettivi, per continuare con il
conteggio di migliaia di persone sane tra i "contagiati" grazie a tamponi
farlocchi che non distinguono tra un'influenza normale e Covid19 (abbiamo in
corso una denuncia in merito), e che considerano alla stessa stregua - grazie ad
un numero di cicli di PCR elevato - chi abbia la malattia e chi abbia un solo innocuo
viroma in corpo.
Cristiano Ronaldo, Edin Dzeko, Zlatan Ibrahimovic, Milan Skriniar positivi. Trentenni
dal fisico imponente che continuano ad allenarsi da soli, con grande intensità.
Ma che sono tecnicamente "contagiati", che fanno crescere il numero di quelli
che, secondo loro, presto intaseranno le terapie intensive.
Perch´ non ricordano che ogni anno (ma in alcuni di più) le terapie intensive
erano al collasso nel momento influenzale di punta.
[...leggi tutto...] Da https://disinformazione.it
CANZONE DEL MAGGIO Fabrizio De Andrè
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le "pantere"
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.
VERSIONE INEDITA
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto guardare in terra
se avete deciso in fretta
che non era la vostra guerra
voi non avete fermato il tempo
gli avete fatto perdere tempo.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
voi siete stato lo strumento
per farci perdere un sacco di tempo.
Se avete lasciato fare
ai professionisti dei manganelli
per liberarvi di noi canaglie
di noi teppisti di noi ribelli
lasciandoci in buonafede
sanguinare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
se sono rimasti a posto
perfino i sassi nei vostri viali
se avete preso per buone
le "verità" dei vostri giornali
non vi è rimasto nessun argomento
per farci ancora perdere tempo.
Lo conosciamo bene
il vostro finto progresso
il vostro comandamento
"Ama il consumo come te stesso"
e se voi lo avete osservato
fino ad assolvere chi ci ha sparato
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
voi non potete fermare il tempo
gli fate solo perdere tempo.
Ho fatto come dissi in un articolo precedente e mi sono ritirato
tra i monti, con un senso di straziamento nel cuore per l'allontanamento dai
miei nipoti adorati.
La mia è stata una scelta non libera ma cosciente: più si
vive in una grande comunità, maggiori sono i rischi di imbattersi in zelanti
agenti fanatici dell'applicazione alla lettera degli illegittimi provvedimenti,
i quali sono in contrasto con ogni legge, Costituzione e finanche buonsenso, che
dovrebbero caratterizzare qualcosa che si possa avvicinare ad una idea, anche
approssimativa di democrazia. E non soltanto tali agenti rappresentano
un pericolo per sanzioni amministrative da capogiro, che non servono a risolvere
il problema ma a scoraggiare eventuali ribellioni dettate da un pensiero libero,
ma esiste anche il pericolo dei delatori, persone "convinte" dalla
propaganda martellante dei media tutti compiacenti a questo stato di
cose, che potrebbero denunciare una riunione familiare con più di sei
persone!
Ci sono un sacco di incongruenze e di "scarica barile", dettate proprio
dalla follia e dall'assurdità di questi "provvedimenti"
atti, secondo i politicanti e i tele-guidati a combattere
questo letale
raffreddore, che assomigliano molto ad un regime dittatoriale.
Non credo sia necessario aver vissuto in epoca fascista per capirne le somiglianze.
Ricordo molto bene le descrizioni del periodo fascista dei miei genitori e dei miei
nonni e quello che vedo accadere è identico a quello che accadeva allora.
Si calpestano i diritti esistenziali fondamentali del popolo, garantiti da leggi
esistenti e Costituzione; non è questa volta l'olio
di ricino che viene somministrato a forza , ma il tampone, tredici centimetri
infilati nel naso per scovare il nemico, che a quei tempi era il comunista
o il dissenziente (proprio come adesso che esiste il pensiero unico, quello
propagandato dal regime) oggi è il virus del pericoloso raffreddore (o coloro
che pensano che da un raffreddore si guarisce) e si tratta di scovare gli
"appestati", proprio come allora somministravano l'olio di ricino
non già per risolvere il problema della stitichezza; non si tratta della
camicia nera da indossare o del "sabato fascista", ma della mascherina
e dei nuovi rituali: toccarsi il gomito invece di darsi la mano (o abbracciarsi
e baciarsi: ma davvero non ci baceremo più, non faremo più le
cose che fanno tra di loro gli amanti, per paura di prendere il raffreddore
dal partner?). Si sta calpestando ogni diritto delle persone, in nome
di un fasullo ed ipocrita altruismo: metto la mascherina e sto chiuso in casa
per non contagiare il mio prossimo. La verità è che chi si
palleggia queste sciocchezze, ha una tremenda paura di morire e, in
virtù di questa paura di morire non vive!
La vita comprende anche la morte: ogni cosa che nasce è immediatamente
condannata a morte. Allora, per quale motivo prendersela tanto, come mai nella
storia dell'umanità, per una paura campata in aria?
Rinunciamo a
vivere, ad essere quello che siamo, un animale sociale, rinunciamo a
respirare per salvare le nostre vite, ma per quanto tempo?
Qualcuno ha detto che questo virus è l'anticristo. Esso non è
una persona, come pensavamo, ma una idea, l'esatto opposto del messaggio
di Cristo, il quale ci invitava a dare la nostra vita per gli altri, se necessario.
L'anticristo invece, per difendere i nostri corpi, ci fa allontanare dagli
altri e ci fa perdere la nostra anima per puro egoismo.
Le analogie sarebbero infinite. Colui che emana DPCM in continuazione non si occupa
dei dettagli: li lascia agli amministratori locali. Così assistiamo ad un
crescendo di provvedimenti assurdi, che farebbero pensare ad un virus davvero
strano ed anomalo: un virus che diventa maggiormente pericoloso dopo le diciotto;
che aggredisce con più ferocia oltre i 250 metri dalla propria abitazione e
che si accanisce dopo il compleanno fatidico dei sessantacinque anni; un virus che si
scatena se vede una riunione familiare con oltre sei componenti. Cerco di immaginarmi
come si comportino quei nuclei familiari di sette persone!
Quando ero studente negli anni settanta, ce lo hanno davvero fatto a fette con la
"resistenza", i partigiani, con Bertolt Brecht. Chissà se
volessero insegnarci qualcosa di duraturo, oppure fosse per riempire ore buche?
In ogni caso, io, noi studenti di allora, di quel "maggio 1968",
abbiamo capito, con questi insegnamenti,
che, quando le cose non vanno, occorre ribellarsi, di qualunque sia il colore
delle camicie o dei camici dei nostri oppressori.
È proprio giunto quel momento, Trump o non Trump (io non ho mai creduto molto
a questo "presunto salvatore del mondo"), virus o non virus, fascismo o
dittatura medico scientista. L'ignavia ci farà ritrovare tra pochissimo
tempo il nuovo ordine mondiale o il great reset infilato
profondamente nel nostro culo, che crediamo di proteggere dal virus obbedendo.
Attuiamo le nostre piccole ribellioni, come esemplificato dall'autore
dell'articolo citato in esordio. Io confido nell'aiuto Dio, ma talvolta
Egli vuole che agiamo e ci prendiamo le nostre responsabilità.
Per sdrammatizzare, senza uscir di tema, leggiamo un altro
articolo di Livio Cadè del link
precedente, sulla medicina ufficiale che "tanto per noi si interessa",
parafrasando don Bartolo de Il Barbiere di Siviglia, di Gioacchino Rossini.
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Scrivere è esternare il proprio pensiero agli altri, al di là del tempo e dello spazio che ci separano.
Il pensiero non è un prodotto finito, ma un processo in divenire, sempre incompiuto e perfettibile.
Scrivere è un contributo a migliorare questo nostro Mondo.
Pensare un mondo migliore è un atto d'amore verso gli altri.
Pensare in tanti un mondo migliore è già un 50% della sua realizzazione.
Giovanni
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