Sottometterci o ribellarci.
(dal diario di un nonno pensionato)
Giovedì 8 ottobre 2020
Ieri sera, ho saputo da mio figlio a cena, che da oggi vige l'obbligo della
mascherina anche all'aperto. Immediatamente ho sentito una botta di angoscia, consapevole
del fatto che io non sono in grado di accettere questa ennesima illegale imposizione, approvata con Decreto
del Presidente della Repubblica (delle banane, ormai). Io non riesco a comprendere come mai,
nonostante illustri giuristi siano contrari a questo stato di cose, spalleggiati da molti scienziati
che non condividono la narrativa ufficiale di questa presunta emergenza che non fa vittime, se
non in casi chiaramente in copresenza di altre gravi patologie, nonostante vi siano delle forze
in parlamento contrarie a questo stato di cose, riescano a fare di noi tutto quello che vogliono,
con un esercito di vigili urbani sopratutto, ma anche di forestali, categorie di soggetti frustrate da senso
di inferiorità rispetto alle "vere" forze dell'ordine, con dovute eccezioni
ovviamente, pronti a multare chi avversa questi provvedimenti illegali ed anti costituzionali, con pesanti
sanzioni amministrative che, chi comanda sa molto bene, non possiamo permetterci.
Quale "democrazia" è quella in cui si ottiene
consenso prendendo per il collo un popolo ormai incapace di mettere insieme il pranzo con la cena,
viste le ristrettezze nelle quali ci costringe l'elite bancario massonica che fa il
bello e il cattivo tempo nel mondo?
Stando così le cose, sono persuaso che mi ritirerò in montagna, sino a cessata emergenza,
come fatto nella prima fase di questa follia.
Il primo punto è che non voglio piegarmi a questa follia; il secondo che nemmeno voglio lasciare ai
miei nipoti l'immagine di me che indosso la mascherina
simbolo di sottomissione, se non per
approvvigionarmi di cibo.
Questa follia deve essere combattuta. Il diritto di resistenza è d'obbligo, quando
si procede contro il cittadino illegittimamente.
È evidente che quello che sta succedendo è un colpo di stato mondiale
dell'elite bancaria contro la polazione e contro gli stati nazionali sovrani, servendosi della
dittatura sanitaria, la quale opera contro ogni canone epistemologico di scientificità,
ignorando i pareri scientifici contrari.
Mi rendo conto di creare dei problemi ai miei figli, non potendo occuparmi dei nipoti dal mio
luogo di reclusione forzata, ma si tratta di una emergenza politica e umana, prima che sanitaria:
abbiamo soltanto due scelte alternative, o sottometterci alla museruola simbolica oppure ribellarci.
È questo di ribellarci un obbligo di civiltà e un obbligo sociale: dobbiamo scegliere se
allevare per gli aguzzini che ci stanno facendo questo, dei nipoti sudditi non pensanti oppure degli
esseri umani senzienti, non manipolabili dai media e dal pensiero unico che gli adoratori
del male e del buio vorrebbero.
È con grande rammarico che rinuncerò, se le cose
continueranno ad andare in modo così folle, volontariamente alla gioia di stare con i miei
amati nipoti. Mi sembra che mi si strappi un pezzo di cuore, ma non posso avallare questa simbologia della
maschera, poiché di questo si tratta: non una protezione ad un fantomatico agente patogeno,
ma di accettare o meno il simbolo della sottomissione, della rinuncia alla libera espressione.
Assogettarsi significa lanciare un messaggio agli amati nipoti, che questo pazzo mondo è
qualche cosa che va bene, che non devono preoccuparsi.
Significa insegnare loro a non pensare, a fare quello che fanno tutti, inteso come la maggioranza,
anche se è ancora da dimostrare che maggioranza significhi democrazia.
Non mi addentro nella questione dei dodici vaccini somministrati a questi piccoli innocenti, perché
la decisione di accettarli al posto loro, per fortuna mia, grava sulla coscienza dei genitori e dei
politici che li hanno imposti, facendo leva sul ricatto di non accettare a scuola i "non
marchiati" con il segno della bestia. Anche questo è un segno lampante del tenore di democrazia
e dei tempi che stiamo vivendo. Senza addentrarmi anche nei contenuti di detti vaccini, sui quali si
sono espressi scienziati illustri.
Credo sia ora per tutti gli esseri umani di fare delle scelte consapevoli. Domani potrebbe essere
troppo tardi.
Concludo con un appello a commentare, nel bene e nel male questo mio diario che ho voluto condividere
e a condividerlo facendolo diventare virale.
Grazie a chi mi ha prestato attenzione fino a qui.
"Non dobbiamo chiudere occhio tutta la notte.
O ci sveglieremo trasformati in qualcosa di inumano.
Molte persone perdono a poco a poco la loro umanità senza accorgersene.
(da "L'invasione degli ultracorpi")
Secondo Toynbee "le civiltà muoiono per suicidio, non per assassinio". La nostra civiltà
lo conferma. Noi stiamo per essere distrutti non da invasioni di orde barbariche, di eserciti ottomani o
cavallette, e nemmeno di virus o batteri. L'uomo moderno si sta uccidendo da solo, è lui stesso
a determinare l'invasione che porrà fine alla civiltà come oggi la conosciamo.
L'invasore è un'entità immateriale che attacca le persone alterandone le funzioni
cognitive, controllando la loro volontà e le loro emozioni.[...leggi
tutto...]
Articolo n.140: ribellioneosottomissione.php
Sito: chifelio
Tema: 14 - Risveglio della coscienza
Data: 2020-10-08
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Di Giovanni Il 2020-10-25 07:06:32 Commento n.342
Ho dimenticato di inserire, tra le categorie che aiuteranno ad applicare questo stato folle di cose, i delatori, i quali sicuramente si faranno in quattro per scrutare chi obbedisce e chi no. Comprese le riunioni familiari in case private con oltre sei persone! Ma qualcuno si domanda come mai il limes, la sottile, la sottile linea di demarcazione tra contagiarsi e non contagiarsi stia tra il sei ed il sette?
Come faranno quelli come me con tre figli e relativi partner e figli loro, a riunire la famiglia?
Possibile che soltanto a me tutto questo appaia ridicolo e folle?
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