Blog di Giovanni Chifelio

Ripensare la Scienza con Filosofia
Giovedì 24 giugno 2021.

     Ho sempre avuto la sensazione che la mia infanzia sia stata felice e piena di gioia di vita fino ad un certo punto, dopo il quale è cambiato tutto. È normale ripensare all'infanzia il giorno del proprio compleanno.
     Oggi penso che il punto di svolta, che ho poi cercato di individuare con gli studi di psicologia, fosse molto più banale: i punturini vari.
     Da quel punto sono diventato debole, dipendente, fragile e persino infelice.

     Tutta la storia di questo ultimo anno e mezzo mi conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che la scelta che ho fatto 26 anni fa di allontanarmi dalla medicina sia stata una scelta corretta. La medicina è più un ostacolo alla salute di quanto non sia di aiuto alla guarigione. L'idea che si debba ricorrere alla medicina per ogni minimo disagio, è più frutto di una propaganda martellante, che non di una esigenza sentita. Anche solo con queste considerazioni, senza ricorrere ad ipotesi di complotto, peraltro lecite alla luce dei fatti recenti, personalmente trovo logico che chiunque goda mediamente di buona salute possa e debba fare come faccio io e si renderà immediatamente conto di fare un salto di qualità nel campo della salute.

     Il problema è che, se tutti facessero come me, un intero settore andrebbe in crisi, convogliando un esercito di persone nei disoccupati e mandando sul lastrico l'industria più redditizia del pianeta.
     E ci sarebbe davvero la sovrappopolazione del pianeta: un sacco di gente in salute, non farebbe altro che riprodursi.

     E a questo punto entra in ballo il complottismo comprovato dai fatti. Ce lo dicono i massoni stessi. Siccome le tecnologie hanno reso le guerre, prima controllo malthusiano attivo della popolazione, obsolete perché troppo pericolose per il pianeta e per le èlite, appare evidente che qualche altra istituzione deve assumersi l'onere del controllo demografico e questa istituzione è la medicina.

Ma la medicina ovviamente deve agire fraudolentemente e subdolamente, laddove le guerre lo facevano sfacciatamente: quando si va in guerra, si sa, si spara si mitraglia, si cannoneggia e bombarda, per far fuori il maggior numero di Esseri umani possibile.
     La medicina invece, sotto una bandiera ed uno scopo apparentemente umanitario, la salute, il benessere degli individui, la soppressione della sofferenza e del dolore, sopprime oggi i più deboli, facendo ipocritamente "finta" di fare del bene.

     Iniziando dagli aborti istituzionalizzati, dove i feti ancora vivi e sofferenti vengono vivisezionati per il prelievo di organi utili all'industria dei punturini, che si vuole far diventare una pratica quotidiana per tutti. Sono cose che solo 80 anni fa apparivano orripilanti, compiute da criminali nazisti poi condannati giustamente a morte, oggi appaiono "normali" e godono persino dell'avallo di quell'impostore scomunicato che siede sul soglio di Pietro.
     Per terminare con l'esecuzione degli anziani definiti inutili per la società, con mix letali di farmaci e punturini.
     Passando per la soppressione non soltanto di terapie efficaci e poco costose di malanni stagionali spacciate per pandemie completamente inventate, ma financo sopprimendo prevenzione e terapie per flagelli quali cancro, diabete e ipertensione.

     Ce n'è abbastanza per criminalizzare un intero apparato che va sotto il nome di "medicina", dal quale possiamo salvare soltanto pochi eletti onesti, che si sono rivelati in questo ultimo anno e mezzo, ma che ha visto l'adesione quasi totale dei medici e biologi, vuoi per bassi interessi personali, vuoi per stupidità.

     Non credo sia un caso che, con la scusa del numero chiuso, si possa accedere alla facoltà di medicina, compilando tests a scelta multipla, ai quali un illustre scienziato medico di una certa età, ha voluto sottoporvisi, non riuscendo a superarli: la psicologia di Wundt e Binet ha fatto passi da gigante, riuscendo a selezionare qualsiasi tipo di individuo! Trate voi le conclusioni circa il tipo di intelligenza che questi tests d'ingresso individuano.

     Di sicuro, per il mondo migliore che vogliamo creare, l'intera scienza, ma in particolare le scienze della vita, biologia e medicina, vanno rifondate alla luce di una filosofia che ponga al centro della sua ragione, della sua weltanshauung, l'essere in senso ontologico, scacciandone il bieco materialismo, che già tanti danni ha fatto dal movimento illuminista in poi. In quest'ultimo anno e mezzo abbiamo potuto constatare, toccare con mano, quanto folle possa essere la ragione pura senza Spirito, ragione che poggia le sue fondamenta sulle sabbie mobili del positivismo, sul metodo induttivo e sul relativismo. In altre parole, come la chiama Lamendola, il trionfo della ragione senza ragione.

     Una immensa crisi mondiale fondata su una entità che nessuno ha mai visto ne tantomeno isolato. Una crisi fondata sulla fede cieca delle masse in una scienza ritenuta a torto "onnipotente", nonostante tale scienza ci racconti ogni giorno tutto e il contrario di tutto a giorni alterni, come nel mondo di Orwell. Una scienza dove "vero" e "falso" sono termini privi di valore e il contradditorio tra scienziati è stato sospeso insieme ai diritti degli individui, in nome di un "bene superiore comune" non ben specificato ma soltanto fatto intuire, grazie ad una potente macchina di propaganda.

     Tutto questo non vi ricorda nulla?

     Quante volte dobbiamo subire la stessa identica truffa ideologica, prima di scoprirne le trame gli artefici?

     Nel mondo nuovo che dobbiamo costruire, smettendo di subirne uno approntato per noi pecore, va fondata innanzitutto una Costituzione della scienza, una Epistemologia che sola abbia il diritto di scindere vero da falso, togliendo questo diritto dalle mani del cosiddetto esperto sostenuto dalla macchina mediatica.

     Illuminante a questo proposito il Convegno di Filosofia di Venezia del 31 maggio 2021.
     Molti interventi di spessore culturale, dal quale ne escluderei soltanto un paio che non voglio individure per non influenzare nessuno. Tutto in un video di oltre sei ore che vale la pena di spendere per ritrovare la speranza nell'Uomo, non in una sua parte, sia essa la ragione, lo Spirito o la materia, il positivo, ma l'Uomo nella sua Totalità Creata e non nata dal caso su uno sperduto granello di sabbia che viaggia in una folle corsa nell'universo come hanno voluto farci credere certe forze oscure.
    
     Vi abbraccio e vi voglio bene!
     Claudio Giovanni