La proprietà letteraria degli scritti riportati in questo sito è di Claudio Chicco,
Via Roma, 30
PAESANA (CN), il quale ne permette la la citazione di brani, citando fonte
ed autore e NON ne permette il SUNTO, se non in una versione concordata con l'autore.
Per questo fine usare l'apposito form "contatti".
Gli articoli pubblicati nel sito possono essere non attendibili. Non mi assumo alcuna responsabilità per contenuto
degli articoli di altri autori. La responsabilità dei testi e del loro contenuto è unicamente dei rispettivi autori.
Eventuali commenti postati sono a responsabilità di
chi li ha postati. Questo sito NON viene aggiornato con regolarità periodica,
per cui NON può essere considerato una testata giornalistica di informazione. Quello che viene espresso
dall'autore
è libera opinione dello stesso autore, garantita come diritto dall'Art.21 della Costituzione Italiana.
Questa notte ho fatto un sogno. Lo sapete che i sogni sono strani, le situazioni e i personaggi mutano
e si trasformano all'improvviso, ma rimane costante il senso, il sentimento, talvolta inconscio, la trama.
In questo sogno avevo un piccolo uccellino, che però significava anche "figlio" per me. I figli,
si sa, li si vuol proteggere da ogni male e, talvolta, potremmo eccedere volendoli proteggere troppo,
impedendo loro di fare le loro giuste esperienze.
Questo figlio-uccellino talmente piccolo, mi stava tutto in una mano, grande appena come
un colibrì e dovevo avere l'accortezza di chiudere la mano lasciando libera la sua testolina,
per non soffocarlo. Anche nella mia mano lo sentivo vibrare tutto per la sua smania di volare, anche se
per la sua età avrebbe dovuto esserne incapace ed aspettare timoroso nel nido sicuro, l'imbeccata
dei genitori.
Altre volte, dovendomi spostare, lo mettevo in una borsa di rete a maglie sottili, chiudendo bene
l'aperture per evitare che fuggisse. Ma la borsa della spesa aveva un minuscolo buco sul fondo, dal
quale l'uccellino è riuscito a fuggire e, dopo un breve volo si è posato su un sentiero, finendo
sotto gli scarponi di un omone che lì camminava. Temevo fosse morto, ma si riprese e ancora si sentiva
il suo fremito, il suo desiderio di sbattere le ali e volare.
Ma nel sogno ormai si era insinuata l'idea della morte: i sogni funzionano così e l'uccellino, lo
scricciolo è morto davvero, non per le ammaccature conseguenti alla pestata inconsapevole
dell'omaccione distratto, ma per la Libertà che io mi ostinavo a negargli.
La scrittrice Karen Blixen in "La mia Africa" racconta aneddoti di africani i
quali, imprigionati, privati della libertà, si lasciano morire d'inedia. La stessa cosa si
racconta dei nativi americani.
Questa morte "onorevole", laddove si viene privati dell'onore, appunto, riguarda
soltanto uomini-leoni.
«Con onor muore, chi non potè vivere con onore.»
Come ci insegna Giacomo Puccini in Madama Butterfly.
Quegli altri, quelli che girano intorno con doppio bavaglio per maggior sicurezza, sono già
morti ed ancora non lo sanno: sono come zombie.
Essi non hanno quel fremito, quel desiderio, quell'anelito al libero volo ed alla vita.
Magari lo avevano alla nascita, ma è stato soffocato in loro da una educazione troppo precoce,
come ho tentato di fare io nel sogno al mio leone-uccellino. Essi, non avendolo, sono morti
senza saperlo, ma è rimasta loro la paura di morire nuovamente.
Dopo aver premuto "INVIO", verrai reindirizzato ad una pagina
nella quale devi postare le lettere delle immagini che appaiono,
per dimostrare di non essere un robot.
Se tutto va a buon fine, verrai nuovamente reindirizzato
alla pagina che hai commentato, con in fondo,
dopo questo "form",
il tuo nuovo commento.
Tengo molto ad avere commenti e riscontri,
anche, soprattutto, da chi non concorda con quanto scrivo. Il fatto di dover inserire la mail
non ti spaventi: NON SARAI PERSEGUITATO DA NESSUNA "MAILING LIST", ne' tantomeno, la tua mail sarà
venduta a scopo commerciale ne' pubblicata.
Ricordo brevemente le regole base di qualsiasi blog: Niente insulti e volgarità (verranno cancellati commenti di questo tipo!).
Scrivere è esternare il proprio pensiero agli altri, al di là del tempo e dello spazio che ci separano.
Il pensiero non è un prodotto finito, ma un processo in divenire, sempre incompiuto e perfettibile.
Scrivere è un contributo a migliorare questo nostro Mondo.
Pensare un mondo migliore è un atto d'amore verso gli altri.
Pensare in tanti un mondo migliore è già un 50% della sua realizzazione.
Giovanni
La proprietà letteraria degli scritti riportati in questo sito è di Claudio Chicco,
Via Roma, 30
PAESANA (CN), il quale ne permette la la citazione di brani, citando fonte
ed autore e NON ne permette il SUNTO, se non in una versione concordata con l'autore.
Per questo fine usare l'apposito form "contatti".
Gli articoli pubblicati nel sito possono essere non attendibili. Non mi assumo alcuna responsabilità per contenuto
degli articoli di altri autori. La responsabilità dei testi e del loro contenuto è unicamente dei rispettivi autori.
Eventuali commenti postati sono a responsabilità di
chi li ha postati. Questo sito NON viene aggiornato con regolarità periodica,
per cui NON può essere considerato una testata giornalistica di informazione. Quello che viene espresso
dall'autore
è libera opinione dello stesso autore, garantita come diritto dall'Art.21 della Costituzione Italiana.