Blog di Giovanni Chifelio





"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole che si sappia. Il resto è propaganda."
Horacio Verbitzky

Blog di Giovanni Chifelio

La proprietà letteraria degli scritti riportati in questo sito è di Claudio Chicco, Via Roma, 30 PAESANA (CN), il quale ne permette la la citazione di brani, citando fonte ed autore e NON ne permette il SUNTO, se non in una versione concordata con l'autore. Per questo fine usare l'apposito form " contatti". Gli articoli pubblicati nel sito possono essere non attendibili. Non mi assumo alcuna responsabilità per contenuto degli articoli di altri autori. La responsabilità dei testi e del loro contenuto è unicamente dei rispettivi autori. Eventuali commenti postati sono a responsabilità di chi li ha postati.
Questo sito NON viene aggiornato con regolarità periodica, per cui NON può essere considerato una testata giornalistica di informazione. Quello che viene espresso dall'autore è libera opinione dello stesso autore, garantita come diritto dall'Art.21 della Costituzione Italiana.

La relativa normalità:
È una questione di maggioranza?

Mercoledì 2 settembre 2020.

Si dà sempre più per scontato che all'origine dell'universo ci sia stato un immenso big-bang iniziale. Ma più precisamente, cosa è scoppiato in questo grandioso big-bang?[1]

    Di ritorno dalle vacanze sulla riviera ligure, dove le "persone mascherate" erano decisamente in minoranza, mi ritrovo a Paesana, dove sono uno dei pochi che si ostina a non voler inspirare gli scarti del mio atto respiratorio precedente. Qui sono tutti mascherati. Mi sono visto costretto a fare degli acquisti e, per non mettere in imbarazzo i giovani gestori dell'esercizio commerciale, ho indossato «pro forma» una mascherina che tengo, per queste occorrenze, nel marsupio dove conservo i documenti e il denaro. Lo faccio per "rispetto" delle idee altrui, anche se preferisco defilarmi ogni volta che si devono fare approvvigionamenti, contrariamente a quanto facessi prima.
    Tanto per saggiare l'atmosfera, ma anche solamente pour parler, visto che, a parte la giovane signora che serve al banco, il marito se ne sta seduto al PC senza mascherina azzardo:
     «Ma qui a Paesana sono tutti con la mascherina! Sono arrivato ieri dal mare dove non la porta nessuno.»
     «Sì, qui abbiamo tre casi positivi accertati. Sono tornati dalle vacanze e risultano positivi al tampone.» Mi risponde la signora mentre mi serve.
    «Sarà, ma io credo che questa pandemia sia del tutto inventata e portata avanti con il supporto dei media compiacenti. Del resto noi non abbiamo la possibilità di controllare i dati forniti ufficialmente. Ne', tantomento la validità dei test fatti con il tampone.»
    A questo punto interviene il marito della signora, quello che se ne sta al PC senza mascherina.
     «Anche Briatore la pensava come lei, e adesso si trova intubato all'ospedale a Milano! Se non mettiamo la mascherina ci beccheremo un altro lock-down
    «Sono comunque tutte cose che non possiamo provare: escono dal televisore ma non possiamo avere la certezza della veridicità.» Ribadisco io, ormai convinto di concludere il mio acquisto ed abbandonare il campo di questa sterile discussione fondata sul nulla.
    Avevo già sentito nell'aria qualcosa su Briatore, ma non seguendo i media, non avevo notizie precise. Appena a casa cerco su google "Briatore", consapevole della parzialità del motore di ricerca, che normalmente nasconde tutto quello che non è notizia di regime, enfatizzando le notizie corali main stream. Ma in questo caso, fa comodo un negazionista poi riconosciuto positivo.
    Il primo risultato mi dice che Briatore si è presentato all'ospedale per altri problemi e gli è stato fatto il test, come prassi per tutti i ricoverati, ma che è già stato dimesso e prosegue la quarantena a casa sua. Quindi si trattava di paziente asintomatico, il che dimostra, ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, della assoluta non pericolosità della influenza stagionale. Briatore precisa in una intervista, di non aver mai dichiarato che non esista la patologia.
     Questo breve aneddoto per illustrare, a chi non lo sapesse il funzionamento del gioco che da bambini all'Oratorio, chiamavamo "telefono senza fili", il passaparola all'orecchio, dove le notizie crescono a dismisura ad ogni passaggio, meccanismo ben illustrato ne Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, nella cavatina di don Bartolo:

LA CALUNNIA È UN VENTICELLO
Testo

La calunnia è un venticello
Un'auretta assai gentile
Che insensibile, sottile,
Leggermente, dolcemente,
Incomincia, incomincia a sussurrar.
Piano, piano, terra terra,
Sottovoce, sibilando,
Va scorrendo, va scorrendo
Va ronzando, va ronzando
Nell'orecchie della gente
S'introduce, s’introduce destramente
E le teste ed i cervelli
Fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo,
Prende forza a poco a poco,
Vola già di loco in loco,
Sembra il tuono, la tempesta
Che nel sen della foresta
Va fischiando, brontolando,
E ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia, si propaga, si raddoppia,
E produce un'esplosione
Come un colpo di cannone,
Come un colpo di cannone,
Un tremuoto, un temporale,
Un tumulto generale
Che fa l'aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
Avvilito, calpestato,
Sotto il pubblico flagello,
Per gran sorte va a crepar.


    Nel caso nostro, la dipendenza totale dal televisore, senza prendersi la briga di documentersi su alcunché, bevendoci tutto quanto vi esce, porta ad esagerazioni paradossali o a minimizzazioni, a seconda se si appartiene alla schiera dei creduloni oppure a quella dei contestatori per partito preso.
    Avevo grande fiducia nei giovani, speranza per il futuro del mondo, ma purtroppo li vedo fortemente indottrinati e creduloni. La mia generazione, sarà per aver preso parte a quel tanto discusso "sessantotto", sia pur strumentalizzato dai think thank della Elite dominante, che spingeva all'uso di droghe e ad una smodata sessualità al limite della promisquità; sarà per aver vissuto a lungo e letto molti libri, tra cui Pensare o credere di Arthur Shopenhauer, il quale ci ha messo in guardia sul fatto che credere non è pensare in quanto i due termini sono antitetici. Sarà il ricordo del film Quinto potere del quale ho parlato in un precedente articolo; sarà che ricordiamo gli anni '90, quando questo stesso Antony Fauci, oggi uno dei promotori principali della attuale "pandemia", ci ammoniva che saremmo morti tutti di AIDS; saranno un sacco di cose ma io e quelli della mia età siamo troppo vecchi per tentare di cambiare le cose e vederne i risultati.
     Dovrebbero essere quei trentenni dei nostri figli, che non sarebbero mai nati se noi avessimo creduto allora alla fanfaronata della malattia virale a trasmissione sessuale, a darsi da fare, per se stessi e per i loro figli.
     Insomma, questa scenetta nel negozio mi ha demoralizzato. Stanno succedendo delle cose "turche", dalla perdita dei diritti per noi ed i nostri figli nell'avvento di questo nuovo ordine mondiale, che prevede un governo unico mondiale, che ci piaccia o meno, mentre dagli schermi ci inducono a temere la morte per un raffreddore. Possibile che non succede niente altro? Non ci sono più altre notizie?
     Ma la cosa che più inquieta è che ci si aspetta che tutti ci si comporti in modo univoco.
    Quale che sia la maggioranza, non può pretendere che ci si uniformi tutti. Io la mascherina non la voglio mettere e me la si impone per fare la spesa. Mi si prende la temperatura sulla fronte, senza il mio consenso. Non sarebbe più equo che chi ha paura di contagiarsi e morire si copra con la mascherina, mentre chi non ha questa paura sia libero di fare come meglio crede, tanto gli altri sono protetti?
     Lo so benissimo che la "democrazia" è una farsa, ma siccome tutti quanti, per sentirci buoni, facciamo finta che esista davvero, mi si lascino i diritti che la Costituzione e le leggi di questo Stato mi garantiscono! (Lo so che dal 1992, quando lo Stato Italiano è stato svenduto a bordo del Britannia, il panfilo della Regina Elisabetta, non esiste più lo Stato Italiano.)
     Che siano in pochi oppure in molti gli individui mascherati "convinti" (quelli che si coprono con cura anche il naso perché temono davvero che ci sia qualcosa nell'aria che potrebbe farli ammalare) hanno occhi terrorizzati di paura, del contagio, del contatto con il loro prossimo, della morte. Si riconoscono anche per il fatto che, quando incrociano qualcuno su un percorso stretto vanno nel panico, contorcendosi per mantenere la massima distanza possibile dagli altri.
     Sono individui da aiutare, ma non li puoi avvicinare. Li puoi vedere anche in auto da soli, sotto il sole cocente, completamente mascherati a respirare la propria anidride carbonica emessa. Forse non sanno che questo comportamento accorcerà sicuramente loro la vita. A lungo andare, negli organismi biologici, la carenza cronica di ossigeno si paga. Per capirlo basta fare un minimo di attività fisica, andare sott'acqua in apnea, per capire quanto poi sia importante l'apporto normale di ossigeno: il credito di esso ci fa respirare più affannosamente durante la corsa, la salita, o dopo una immersione.


     Maggior pena provo per coloro che, se vogliono lavorare, devono indossarla con cura, naso compreso, costretti per otto ore lavorative a fare una cosa contro natura, come respirare aria viziata in un tessuto che si inumidisce ad ogni respiro, diventando un ideale terreno di coltura per ogni sorta di batteri e virus (anche ammesso che esisteno queste ultime entità e non siano invece, come qualcuno ipotizza, "scarti del metabolismo"; abbiamo visto quanto la fisica dinamica si trovi ancora nella preistoria, figuriamoci la biologia!).
     Poi esiste una maggioranza silenziosa, semi dubitativa, che mette la mascherina per il fatto che la mettono tutti gli altri. La maggior parte di essi lascia scoperto il naso dal quale respira liberamente e in questo caso il danno non c'è per fortuna. Tra questi ultimi dobbiamo annoverare coloro che non la vogliono mettere, ma per non fare discussioni e non avere guai, la mettono allo stesso modo, respirando liberamente dal naso.
     Ma a nessuno viene in mente che in questa "nuova normalità" non ci si tocca, non ci si bacia più, non ci si dà la mano, forse non si potrà più fare l'amore?
     Anche essendo convinti che esiste un qualche pericolo più o meno reale, questa nuova realtà ci sta bene, ci piace? Come avrà fatto l'umanità a sopravvivere nelle pestilenze del passato, dove i morti c'erano davvero e li potevi toccare con mano. Erano distesi nelle strade, in attesa che qualcuno li portasse via. Oggi per fortuna i morti sono virtuali, non li vediamo, non ci contagiano. Li bruciano. Nemmeno gli effetti personali vengono restituiti. Nessuna autopsia, così si evita di contraddire i "dati ufficiali" main stream. Per non parlare di quanto inaffidabili siano i test, che servono solamente ad alimentare il tam tam dei media sull'aumento dei contagi: nella maggior parte dei casi sono asintomatici.
    Possibile che siamo così tontoloni?
    Se ci sono stati dei morti son dovuti a cure inadeguate, come, nel caso dell'AIDS ("aiuti" per le industrie farmaceutiche), dove i "positivi" venivano trattati con l'AZT, un "farmaco" usato un tempo per i tumori, che faceva più morti che non i "non trattati", quindi era stato accantonato (ma non buttato).
     Tutta questa tragedia nasce da un equivoco di fondo: che il sistema culturale in cui viviamo ci voglia tutti vivi ed in salute.
     Mi spiace deludere i credenti nel sistema e so che è molto brutto aprire gli occhi su una realtà che non è esattamente quella delle fatine e delle casette di marzapane.
    Le preoccupazioni di chi governa il mondo sono di tutt'altra natura che quella di farci vivere felici e contenti: ci vogliono schiavi ed in numero totale minimo indispensabile per servirli. Ci vogliono preoccupati e impauriti.
     Sveglia gente! Non esistono pranzi gratis (e cure). Nessuno si preoccupa che stiate bene.


       Note:
       [1] Il Grillo Parlante. Almanacco di Frate indovino, settembre 2020.

Articolo n.138: normalita.php
Sito: chifelio
Tema: 15 - Psicologia sociale
Data: 2020-09-02

_______________________________

Commenta questo articolo.


       Dopo aver premuto "INVIO", verrai reindirizzato ad una pagina nella quale devi postare le lettere delle immagini che appaiono, per dimostrare di non essere un robot.
       Se tutto va a buon fine, verrai nuovamente reindirizzato alla pagina che hai commentato, con in fondo, dopo questo "form", il tuo nuovo commento.

<--Inserisci Commento

Scegli Nome utente (Obbligatorio *)

Cognome
(Se vuoi apparire te stesso!)

Indirizzo email (Obbligatorio * - Tranquillo! NON verrà pubblicato, ne' venduto a scopi commerciali pubblicitari.
La mail la devi mettere in ogni altro blog! Questo sito NON UTILIZZA cookie)

       Tengo molto ad avere commenti e riscontri, anche, soprattutto, da chi non concorda con quanto scrivo.
   Il fatto di dover inserire la mail non ti spaventi: NON SARAI PERSEGUITATO DA NESSUNA "MAILING LIST", ne' tantomeno, la tua mail sarà venduta a scopo commerciale ne' pubblicata.
       Ricordo brevemente le regole base di qualsiasi blog:
       Niente insulti e volgarità (verranno cancellati commenti di questo tipo!).